montagna
s. f. [lat. pop. *montania, agg. femm., der. di mons montis «monte»]. – 1. a. In geografia fisica, rilievo di età geologica almeno terziaria, di altezza superiore a 600-700 m sul livello del mare, avente forme arrotondate e altitudine modesta se di formazione molto antica (come, per es., nei corrugamenti ercinici), oppure forme aspre, con picchi, canaloni, gole, ecc. se di formazione più recente (per es., le montagne del corrugamento alpino): bassa, media, alta m., rispettivam., i rilievi fino a 1000 m, dai 1000 ai 3000, oltre i 3000 metri. Le m. stanno ferme, gli uomini camminano, prov. con cui si vuole significare che gli uomini finiscono con l’incontrarsi, o anche asserire la certezza di un progresso umano; il discorso (o sermone) della m., nel Vangelo, il discorso con il quale Gesù Cristo enuncia le varie beatitudini, e che contiene il nucleo essenziale del suo insegnamento (così tradizionalmente chiamato perché Gesù, secondo Matteo 5 segg., «videns autem turbas ascendit in montem, et cum sedisset accesserunt ad eum discipuli eius, et aperiens os suum docebat eos dicens: Beati pauperes spiritu ...»); la m. del Purgatorio, secondo la concezione dantesca, l’alto monte che, formatosi con la terra della voragine dell’inferno, fuggita dal contatto con Lucifero cacciato dal cielo, si alza dalle acque dell’oceano e sulle cui cornici le anime purganti compiono la loro purificazione. Come sinon. di monte, è d’uso più pop. e porta con sé un’idea di maggior grandezza e imponenza; quindi, in similitudini e in espressioni fig.: grande come una m.; gli sembrava d’avere una m. addosso, si sentiva oppresso da gran peso, in senso fisico o morale; e con allusione a una favola d’Esopo, resa proverbiale da un verso di Orazio (Ars poet., 139), il parto della m., la m. partorisce un topo, di grandi preparativi o promesse che approdano a risultati insignificanti. b. Con valore collettivo, indica un’intera regione o zona montuosa: la m. pistoiese, senese; lasciare la pianura per la m.; o più genericam. i luoghi montuosi con riferimento alle caratteristiche climatiche, alla condizione di ambiente che in essi trova la vita animale e vegetale, o l’attività umana: clima di m. (o clima alpino), clima proprio delle zone di montagna, caratterizzato da forti escursioni, diurne e annue, della temperatura; aria di m.; flora, fauna d’alta m.; gente di m.; mal di m., forma di baropatia di cui alcuni soffrono salendo a quote elevate per ascensioni in montagna, caratterizzata da sofferenze neuropsichiche, respiratorie e circolatorie; sport di m., alpinismo, sci; andare in m., soprattutto come vacanza; fare un po’ di m., con escursioni e altri sport alpini; l’amore, la passione per la montagna. Nella tecnica militare, artiglieria da m., materiale d’artiglieria particolarmente organizzato per le operazioni in montagna, sia per il trasporto sia per il tiro; truppe da m., costituite da reparti reclutati, addestrati ed equipaggiati in modo tale da poter operare agevolmente su terreni di alta montagna. Nelle gare ciclistiche a tappe, gran premio della m., classifica a punti che tiene conto dei passaggi dei corridori ai traguardi posti a passi di montagna, comportando l’assegnazione di un premio in denaro, oltre agli abbuoni di tempo accordati talvolta agli effetti della classifica generale. In radiotecnica, effetto m., l’errore nei rilevamenti radiogoniometrici causato da riflessione delle radioonde da parte di rilievi montuosi. 2. In alcune regioni alpine, l’edificio di soggiorno estivo esistente negli alti pascoli (detto più propriam. altrove casera); più spesso (per es., nelle Alpi Lepontine, Retiche e Orobie) il termine indica non soltanto l’edificio, ma anche i pascoli ed è quindi sinon. di malga o di alpe. 3. Montagne russe, gioco da luna park, costituito da un’incastellatura per lo più metallica mediante la quale si realizza una via a circuito chiuso, accidentato per alternanza di tratti con forti salite e discese e per curve di piccolo raggio, lungo la quale corrono carrelli, a due o più posti, che, una volta avviati, sfruttano l’energia cinetica accumulata nei tratti in discesa per superare i tratti in salita. Una rampa inclinata consente ai carrelli, agganciati a un opportuno dispositivo, di raggiungere il punto più elevato del percorso, dal quale iniziano la corsa. 4. Cumulo, mucchio; grande quantità: una m. di panni da stirare; in strada c’erano montagne di rifiuti; ho una m. di lavoro arretrato. ◆ Dim. montagnétta, montagnòla: ruspe, reticolati di plastica e montagnole di sanpietrini fumano sotto l’acqua spingendo i passanti contro le vetrine, (Nicola Lagioia); pegg. montagnàccia.