montanellismo
s. m. Il modo di fare e di concepire il giornalismo, lo stile giornalistico di Indro Montanelli (1909-2001). ◆ Vado all’esame e – miseria, da non crederci – porto a casa un trenta e lode. Sarà l’unico trenta e lode della mia vita e sento di incarnare il montanellismo antiaccademico. (Mattia Feltri, Foglio, 24 luglio 2001, p. II) • «il suo [di Indro Montanelli] non era qualunquismo. Era montanellismo. Lui diceva: “Col lettore io ci vado a letto”. Ed era disposto a fare qualunque cosa per conquistarlo» [Enzo Biagi]. (Repubblica, 21 luglio 2002, p. 33, Cultura) • Ecco il nucleo dell’indagine spietata ma minuziosa avviata da [Sandro] Gerbi e [Raffaele] Liucci. Un esame che penetra nel cuore del montanellismo, nel chiaroscuro delle tortuosità biografiche dello «stregone» a partire dagli anni Trenta: l’analisi di un arci-italiano anti-italiano (forse la figura più tipica di questo ossimoro storico-mentale) custodito nella collezione del «Corriere della Sera» come uno dei suoi gioielli più preziosi, persino dopo le dolorose vicissitudini che lo allontanarono dalla casa madre, per poi tornarvi con commozione. (Pierluigi Battista, Corriere della sera, 9 marzo 2006, p. 43, Commenti).
Derivato dal nome proprio (Indro) Montanelli con l’aggiunta del suffisso -ismo.
Già attestato nella Stampa del 15 agosto 1992, p. 6, Interno (Pierluigi Battista).