moralista
s. m. e f. [der. di morale1] (pl. m. -i). – 1. Scrittore che tratta particolarmente problemi morali; autore di riflessioni sui costumi, il carattere, le azioni degli uomini. 2. Più com., chi per carattere, per educazione o per cultura è portato a esaminare e valutare l’aspetto morale di qualsiasi questione o situazione: pensare, giudicare da m.; spesso con una connotazione negativa, soprattutto nella locuz. fare il (o la) m., ergersi a difensore intransigente della moralità comune oppure moraleggiare in base a principî morali astratti, o per ipocrita perbenismo: sentendosi in vena di far la m., disse che secondo lei non stava bene che una ragazza fumasse (Cassola). Anche con funzione attributiva: filosofo, scrittore moralista.