morbillo
s. m. [dal lat. medico mediev. morbilli, plur., dim. del lat. morbus «morbo, malattia»]. – Malattia infettiva e contagiosa tipica dei bambini in età scolare, prodotta da un virus che passa nelle secrezioni catarrali delle mucose, così da essere facilmente trasmesso col parlare, nel tossire, ecc.: si manifesta di solito con febbre, con fenomeni irritativi e catarrali a carico delle prime vie respiratorie e della congiuntiva e, successivamente, con tipico esantema che compare sotto forma di piccole macchie cutanee rosso-chiaro, le quali si fanno rilevate e di colore più scuro, per poi scomparire dopo 6 o 7 giorni.