mormorio
mormorìo s. m. [der. di mormorare]. – 1. a. Rumore lieve e prolungato di acque che scorrono, di rami e foglie mossi dal vento, e sim.: Sentesi un grato m. dell’onde (Poliziano); il m. della foresta. b. In semeiotica, m. (o murmure) vescicolare, rumore caratteristico, dovuto alla penetrazione dell’aria negli alveoli polmonari, che si percepisce nei soggetti normali con l’ascoltazione del torace. 2. a. Suono confuso e indistinto, che risulta dal simultaneo mormorare di più persone: il m. degli alunni in classe; si levò nella sala un improvviso m.; m. di approvazione, di disapprovazione; il passaggio della diva destò un m. d’ammirazione tra la folla; Fremiti di furor, mormorii d’ira, Gemiti di chi langue e di chi spira (T. Tasso). b. Anticam., lo stesso che mormorazione: non curar de’ disonesti m. del popolazzo (Boccaccio).