mortificare [dal lat. eccles. mortificare, propr. "far morire"] (io mortìfico, tu mortìfichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. (ant.) [ridurre un organismo, animale o vegetale, in uno stato simile alla morte] ↔ rivitalizzare, vivificare. 2. (med.) [alterare morfologicamente e strutturalmente tessuti organici per effetto di azione traumatica] ≈ ‖ necrotizzare. 3. (teol.) [reprimere lo stimolo dei sensi e i desideri che ne derivano mediante penitenze corporali e spirituali: m. la carne] ≈ macerare, umiliare. ‖ castigare, punire. 4. (fig.) a. [ferire nell'amor proprio: non devi m. così quel povero ragazzo] ≈ avvilire, deprimere, umiliare. ↑ svergognare. ↓ confondere, imbarazzare. ↔ inorgoglire. ↑ esaltare. ‖ gratificare. b. [attribuire un valore inferiore al reale: m. il lavoro altrui] ≈ sminuire, sottovalutare, svalutare, svilire. ↔ sopravvalutare. ■ mortificarsi v. rifl. [fare penitenza, spec. come pratica ascetica] ≈ macerarsi, reprimersi. ‖ castigarsi, flagellarsi, punirsi. ■ v. intr. pron. [affliggersi nell'amor proprio: m. per un rimprovero] ≈ avvilirsi, deprimersi, umiliarsi. ↓ confondersi, imbarazzarsi. ↔ inorgoglirsi. ↑ esaltarsi. [⍈ OFFENDERE]