mossa
mòssa s. f. [femm. sostantivato di mosso, part. pass. di muovere]. – L’atto del muoversi o del muovere; movimento singolo e rapido. In partic.: 1. a. Movimento del corpo o di una parte di esso: fece una m. involontaria e per poco non cadde; ha fatto una m. brusca e ha urtato contro il tavolo; una m. del capo; fare una m. con le braccia, con le gambe; anche gesto, movenza: fa le stesse m. del padre; parlando fa troppe m.; che vuol dire quella m.?; non fare più certe m.!; la bambina è molto aggraziata nelle m.; nelle m. de’ fanciulli stessi, che giocavan per la strada, si vedeva un non so che di petulante (Manzoni); nel linguaggio fam., in senso iron. e scherz., basta la m., basta il gesto, l’intenzione; fare la m. di, seguito da un verbo all’infinito, accennare a voler fare qualcosa, iniziarne il movimento, senza portarla a termine: fece la m. di schiaffeggiarlo; non ha fatto neanche la m. di pagare lui, non ne ha nemmeno manifestato l’intenzione. b. Movimento del corpo o di una parte di esso, in quanto raffigurato in opere pittoriche o scultorie: la m. del braccio è molto naturale. c. Negli spettacoli di varietà del passato, movimento provocante compiuto da canzonettiste, attrici e ballerine, che consisteva nel dare una rapida e secca scrollata ai fianchi, dopo averli sensualmente fatti ondeggiare: il grido ... a un certo punto saliva dalla platea: «La m.! Vogliamo la mossa!» (Alvaro). d. pop. Scarica diarroica, diarrea (anche nelle locuz. m. di corpo, m. viscerale e sim.). 2. a. Spinta, impulso che si dà a qualcosa, in modo che si muova: se gli dài una m., cade; l’anima ci cade Innanzi ch’Atropòs mossa la dea (Dante). b. Nei giochi della dama o degli scacchi, il movimento di un pezzo sulla scacchiera (detto anche, meno comunem., tratto): ha vinto in tre mosse; non può più fare una m.; la m. è al Bianco; m. decisiva; mi ha rubato la m., ha prevenuto il mio gioco. Analogam., in altri giochi, l’azione che l’individuo o il gruppo compie scegliendola tra le varie possibili, e che quindi comporta una decisione (è oggetto di studio della cosiddetta teoria dei giochi: v. gioco, n. 2 a); nel linguaggio milit., ogni movimento, o azione, che abbia valore strategico: una m. ardita; prevenire, ostacolare le m. del nemico. In senso fig., qualsiasi atto che, coordinato con altri, faccia parte di un piano di azione volto a conseguire un determinato scopo: è stata una m. abile, accorta, intelligente; una m. da maestro; la tua fu una m. sbagliata; fare la prima m., il primo gesto necessario a stabilire un contatto, un’intesa, ad avviare una trattativa e sim. 3. Il muoversi di cavalli che partono per una gara, e anche il luogo da cui iniziano la gara, raro al sing.: la m. dei barberi, cioè dei cavalli che corrono al Palio di Siena; trottatori alla m., quando la gente s’alza in punta di piedi e allunga il collo (E. Cecchi); più spesso al plur.: tenere alle m., sulle m., tener fermi i cavalli prima della partenza, in attesa del via; dare le m., dare il via, e, in senso fig., fornire argomenti, favorire, incoraggiare, ispirare; essere, stare alle m., sulle m., dei cavalli, esser pronti alla partenza, e, fig., di persona, stare per partire, per accomiatarsi: il cardinale era anche lui sulle m. per continuar la sua visita (Manzoni); non stare sulle m., alle m., dei cavalli, dare segni d’impazienza e, in senso fig., di persona, mostrare impazienza, agitazione, inquietudine; prendere le m., iniziare la corsa, e, fig., prendere a modello, a esempio, o anche prendere lo spunto, iniziare un discorso: l’oratore ha preso le m. dagli ultimi avvenimenti politici; cerco un argomento da cui prendere le m.; rubare le m., dei cavalli, partire prima del tempo e, fig., prevenire i discorsi o le azioni di qualcuno; darsi una m., nel linguaggio fam., sbrigarsi, spicciarsi: è tardi, datti una mossa! 4. Altri usi fig.: a. Fase iniziale di un’impresa, di un’opera; in partic., denominazione del primo verso dello stornello. b. Concetto, pensiero, immagine, e sim., che costituisce il motivo ispiratore di un’opera letteraria: l’autore del romanzo ha avuto qualche m. felice. 5. In architettura, altro nome della linea d’imposta di un arco o di una volta (v. imposta1, n. 2). ◆ Dim. mossétta, mossettina, mossùccia, gesto aggraziato o lezioso; pegg. mossàccia, mossettàccia, gesto di dispetto, di scherno o sim.