motivato
agg. [part. pass. di motivare]. – 1. Spiegato nei suoi motivi, accompagnato da debita motivazione: una richiesta esaurientemente m.; sentenza non ben m.; o mosso da precisi motivi: un comportamento fortemente m.; o anche giustificato: una reazione m.; uno scatto non motivato. 2. In linguistica, nella terminologia di F. de Saussure, è detto motivato o non motivato il rapporto che lega il significante al significato, secondo che esso appaia trasparente o, al contrario, arbitrario al parlante per ciò che riguarda la derivazione etimologica, la composizione, ecc. (così, per es., è motivato parapioggia, non motivato paradosso). 3. In psicologia, detto di persona che ha delle motivazioni (generalm. accompagnato da un avv. di modo): un ragazzo scarsamente m., fortemente m.; nel linguaggio com., con sign. analogo a «interessato, appassionato» e sim.: è molto m. nel suo lavoro; è troppo poco m. per riuscire; anche nella forma negativa: alunni non m. allo studio.