motoape
(moto Ape, MotoApe), s. f. inv. Motoveicolo a tre ruote provvisto di cabina di guida separata dalla parte posteriore costituita da un piccolo cassone, anche ribaltabile, o da un furgone. ◆ Rivedendo i modelli della Vespa, dell’Ape (qualche anno fa, a Palermo, la Piaggio ha chiamato a raccolta tutte le moto Ape della città: ce n’erano a migliaia, comprese quelle addobbate come un carrettino siciliano), del Ciao, davanti agli occhi di ogni italiano tra i trenta e i sessantanni si srotolano le immagini del film della sua vita. (Sole 24 Ore, 16 giugno 2000, p. 6, Commenti e Inchieste) • Per finire, una chicca tutta catanese: sotto gli Archi della Marina sfreccia una motoape carica di frutta. (Sicilia, 24 agosto 2001, p. 22, Catania Cronache) • Un uomo basso, dice di chiamarsi Eugeni e di lavorare con una MotoApe carica di ferro, ammette che lui dopo i fatti di Ponticelli ha paura di girare per le strade di Napoli. Poi indica il bambino che gli sta accanto, il figlio: «Se questo me lo prendono non me lo danno più. E poi accusano noi di rapire i bambini italiani...Ma sono tutte bugie». (Dino Martirano, Corriere della sera, 26 maggio 2008, p. 8, Il caso).
Composto dal confisso moto- aggiunto al marchionimo Ape.
Già attestato nella Repubblica dell’11 gennaio 1989, p. 18, Cronaca (U. R.).