multimateriale
s. m. e agg. Nella raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, i contenitori in vetro, in plastica, in alluminio o di latta, e i materiali cartacei; relativo al complesso di tali materiali. ◆ Segna il passo il riciclaggio del vetro in Italia a causa della diffusione della raccolta multimateriale (vetro, plastica, metallo insieme nello stesso contenitore) e se non si inverte il trend, sarà impossibile raggiungere gli obiettivi fissati dal decreto Ronchi, e cioè il recupero nel 2002 del 50% del vetro consumato in Italia. (Sole 24 Ore, 22 giugno 2000, p. 17, Italia-Economia) • I rifiuti vanno lasciati entro le sette, dice uno sparuto cartello informativo. Dice anche che «carta, cartone e cartoncino» saranno raccolti il lunedì. E il multimateriale martedì e venerdì. Mentre ieri era la volta della plastica. (Ilaria Sacchettoni, Corriere della sera, 10 febbraio 2007, p. 2, Primo piano) • Ma intanto facciamo una prova di buona volontà e di straordinaria attenzione, innanzitutto in casa. A Milano e nei non molti altri comuni dove non si raccoglie l’organico la differenza è proprio su questo punto. Vediamo se per qualche giorno possiamo fare un secchio del compost e portarlo a qualcuno che lo può usare. E comunque riduciamo gli acquisti di derrate che comportano inevitabilmente degli scarti. Sospensione delle banane e dei carciofi. Niente stoviglie di plastica. Possibilmente pannolini lavabili, certamente fazzoletti e strofinacci di cotone, non di carta. Niente contenitori multimateriali tipo tetrapak. Questa colletta alla rovescia può essere anche divertente. Ho appena mangiato la mela con la buccia. (Paolo Hutter, Repubblica, 14 gennaio 2008, Milano, p. I).
Composto dal confisso multi- aggiunto al s. m. materiale.
Già attestato nel Corriere della sera del 3 agosto 1994, p. 35, Cronaca di Roma (Dino Martirano), usato come agg.