multivettoriale
agg. Che tiene conto di una molteplicità di vettori, di orientamenti e posizioni diverse. ◆ [Vladimir] Putin ha avuto ragione, appena insediato al Cremlino, a cercare di fare uscire il Paese dal «capitalismo oligarchico» dell’era Eltsin. Le sue opzioni, almeno in teoria, erano tre. La prima era di imbarcarsi nella ristrutturazione del «sistema russo» […] La seconda era quella di passare a un sistema che combinasse un rigido autoritarismo con un’economia di mercato, […] La terza strada era quella di sviluppare un capitalismo burocratico, sostenuto dal consenso dell’apparato dello Stato. Vale la pena di ricordare che il sistema ereditato da [Boris] Eltsin era «multivettoriale», avrebbe cioè consentito possibilità di movimento in ognuna di queste tre direzioni. Putin ha scelto la terza opzione. (Lilia Shevtsova, Stampa, 23 marzo 2005, p. 27, Società e Cultura) • «La cooperazione economico-commerciale tra Russia e Italia è un sistema multivettoriale che include una serie di elementi originali che non hanno analoghi nei rapporti della Russia con altri paesi industrialmente sviluppati. Per esempio, la creazione nella Russia dei distretti industriali sul modello italiano» [Alexey Meshkov, ambasciatore russo in Italia, intervistato da Massimiliano Lenzi]. (Foglio, 1° dicembre 2007, p. 2).
Composto dal confisso multi- aggiunto all’agg. vettoriale.