mussolineide
(Mussolineide), s. f. (iron.) La saga, l’epopea di Benito Mussolini; il perenne dibattito sulla figura e l’opera di Benito Mussolini. ◆ Riappare in televisione il fantasma di Edda e subito si ripropone la saga di Palazzo Venezia, l’inesauribile mussolineide nazionale. Parla, con i suoi rancori, i suoi ricordi straniti, i suoi soprassalti di anticonformismo, una vecchia signora che denuncia gli amori clandestini e sorprendenti di una madre detestata: e il suo amore totalizzante, edipico per il padre. (Silvio Bertoldi, Corriere della sera, 7 settembre 2001, p. 37, Cultura) • Ha scritto Giordano Bruno Guerri nella prefazione all’ultimo libro di Roberto Festorazzi («I veleni di Dongo») che di Mussolini non ci libereremo mai. Il perentorio invito di Salvatore Scarpino in un altro libro («Seppellite Mussolini») è rimasto evidentemente inascoltato: la Mussolineide prosegue imperterrita, minacciando di battere in prolissità e longevità il «Nibelungenlied» e il «Cantar de mio Cid». (Domizia Carafoli, Giornale, 5 febbraio 2005, p. 31, Album Cultura & Spettacoli).
Derivato dal nome proprio (Benito) Mussolini con l’aggiunta del suffisso -eide.