nanocomponente
s. m. Elemento microscopico che compone una sostanza. ◆ Scienziati dell’Università di Edimburgo nei mesi scorsi hanno puntato l’indice contro la possibilità che i nanocomponenti finiscano nelle vie respiratorie umane per le loro ridottissime dimensioni e causino danni di varia portata all’organismo. (Anna Masera, Stampa, 12 agosto 2004, p. 23, Società e Cultura) • Nel 1959 il futuro Nobel per la fisica Richard Feynman ipotizza la costruzione di oggetti su scala atomica e molecolare. I primi esperimenti, realizzati dalla Ibm, sono del 1981. Oggi i nanocomponenti sono presenti in cosmesi (creme, rossetti) e informatica (chip microscopici), medicina (nanorobot che rilasciano farmaci) e tecnologia militare. (Giovanni Caprara, Corriere della sera, 27 settembre 2006, p. 26, Scienza) • L’assemblea [del Parlamento europeo] ha approvato la richiesta di revisione della legislazione Ue sui cancerogeni. Ciò nonostante, la maggioranza – 361 contro 304 – ha votato per non includervi la silice cristallina, una sostanza a cui sono esposti più di tre milioni di lavoratori, che provoca gravi malattie, tra cui la silicosi e il cancro ai polmoni. […] il Parlamento ha anche respinto la richiesta di monitorare le nanotecnologie, con i loro rischi potenziali per la salute e la sicurezza, attraverso la diffusione dei nanocomponenti nell’organismo. (Silvana Cappuccio, Liberazione, 20 gennaio 2008, p. 6, Attualità).
Composto dal confisso nano- (‘relativo a una struttura infinitamente piccola, dell’ordine di un miliardesimo di unità’) aggiunto al s. m. componente.