narice
s. f. [lat. tardo narīcae pl.]. – In anatomia comparata, ciascuna delle aperture attraverso cui le cavità nasali dei vertebrati comunicano con l’esterno (n. esterna) – il cui numero varia da una negli agnati a quattro nei pesci teleostei – o, nei crossopterigi e nei tetrapodi, con la volta del palato (n. interna o, più propriam., coana). Il termine appartiene anche al linguaggio com. e letter., con riferimento sia all’uomo sia ad animali: la n. destra, sinistra (e più spesso al plur.: avere le n. larghe, dilatate; aspirare a piene n.); Da la larga n. umida e nera Fuma il tuo spirto (Carducci, nel sonetto «Il bove»). Negli uccelli, n. impervie, quelle in cui le cavità nasali sono separate da un setto completo, n. pervie, quelle in cui tale setto presenta un’apertura. Narice falsa, estroflessione della pelle che si nota all’interno delle narici del cavallo.