naufragare v. intr. [dal lat. tardo naufragare] (io nàufrago, tu nàufraghi, ecc.; aus. essere e avere). - 1. (marin.) [fare naufragio, riferito sia a imbarcazione che affonda (aus. essere), sia alle persone che vi sono imbarcate (aus. avere, meno com. essere): il bastimento è naufragato; i pescatori che hanno naufragato (o sono naufragati) ieri sono salvi] ≈ affondare, andare a fondo, colare a picco, inabissarsi, sprofondare. 2. (fig.) (aus. essere) a. [non avere successo, detto di impresa, iniziativa e sim.: la proposta naufragò nell'indifferenza generale] ≈ andare a monte (o, fam., a carte quarantotto o in fumo), fallire, saltare, sfumare. ↔ andare a buon fine, riuscire. ↑ trionfare. b. [di speranza, illusione e sim., non giungere a realizzazione] ≈ andare in fumo, dileguare, dileguarsi, morire, sfumare, svanire, tramontare. ↔ avverarsi, realizzarsi. c. (poet.) [sprofondare in uno stato di estasi, di contemplazione: e il naufragar m'è dolce in questo mare (G. Leopardi)] ≈ perdersi, smarrirsi. ↔ riaversi, riprendersi, tornare in sé.