nebbiolo
nebbiòlo (o nebiòlo) s. m. [der. di nebbia, perché i suoi acini, rivestiti di spessa pruina, sembrano coperti di nebbia; ma sono state proposte anche altre etimologie, e la stessa connessione con nebbia è variamente interpretata], invar. – 1. Vitigno pregiato, a germogliamento precoce e maturazione tardiva, coltivato nelle Langhe, nel Vercellese e nella Valtellina, con acini piccoli, rotondi, grigio-azzurri, che danno i famosi vini Barolo, Barbaresco, Gattinara, Lessona, Sassella, Grumello. In funzione appositiva (sempre invar.): vitigno n., uve nebbiolo. 2. Nome di un vino ottenuto con uve del vitigno nebbiolo; particolarmente pregiato il N. d’Alba, prodotto con uve della zona d’Alba e di altri comuni limitrofi della prov. di Cuneo, le cui caratteristiche sono: colore rosso rubino, profumo tenue e delicato di viola, sapore vellutato, gradazione alcolica 12°.