necessitare
v. tr. e intr. [der. di necessità] (io necèssito, ecc.). – 1. tr., non com. Rendere necessario, porre nella necessità di fare qualche cosa: il minacciar da più parti lo necessitava a far guardie grandi (Guicciardini); è voce ant., usata ancora nel sign. filosofico di «determinare»: un rapporto di causalità che necessita l’agire umano. 2. intr. (aus. essere, ma i tempi comp. non sono usati) a. Abbisognare: n. di denaro; n. di aiuti, di assistenza, di sovvenzioni, di provvidenze. b. Con costrutto impersonale, esser necessario: necessita che io denunci la grave situazione creatasi. ◆ Part. pres. necessitante, anche come agg. (non com.), che induce o costringe di necessità a un determinato comportamento: forza necessitante; grazia necessitante (Segneri). ◆ Part. pass. necessitato, con valore passivo, e riferito a persona, obbligato, costretto a: essere necessitato a fare qualche cosa, ad adottare un provvedimento, a correre ai ripari, ecc.; riferito a cosa, imposto per necessità: atto necessitato, in diritto, quello compiuto da chi si trovi in stato di necessità; negozio necessitato, quello concluso in stato di pericolo per la necessità, nota alla controparte, di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona (può essere rescisso su domanda della parte che si è obbligata, la quale può, secondo le circostanze, essere condannata al pagamento di un equo compenso all’altra parte per l’opera prestata).