nefasto
agg. [dal lat. nefastus, comp. della negazione ne e fastus: v. fasto1]. – 1. a. Nel diritto romano, era così definito tutto ciò che non era permesso dalla legge divina. In partic., giorni n., nel calendario romano (contrassegnati con la lettera N), quelli in cui, per motivi religiosi, non era lecito sacrificare, iniziare imprese, trattare affari giudiziarî, ecc.; per estens., nell’uso mod., giorni di gravi lutti e sciagure: il giorno n. della sconfitta; analogam., un periodo n. (per le sorti del nostro popolo, o sim.). b. Di avvenimento, o, in genere, di cosa che sia considerata di cattivo augurio: incontro n.; n. presagio; il n. annuncio; o che porti a risultati dannosi: il suo intervento è stato nefasto. c. Con riferimento (talora scherz.) a persona: un uomo n., che porta danno dovunque vada. 2. Come s. m. pl., per contrapp. esplicita o implicita a fasti (v. fasto1), avvenimenti o comportamenti infausti, esiziali, o anche ingloriosi: narrare i fasti e i n. di un regno, di una dinastia; i n. di una dittatura.