nematodi
nematòdi s. m. pl. [lat. scient. Nematoda, comp. di nemato- e -oda, forma irregolare del suff. -oidea (v. -oide)] (sing. -e). – Tipo di vermi non metamerici, bilaterî, che sono per lo più parassiti o vivono liberi nelle acque dolci o marine o nel terreno umido con densità anche molto elevate (nel suolo se ne possono trovare più di 10 milioni per metro quadrato): hanno bocca di solito terminale o lievemente ventrale, corpo cilindrico, filiforme o fusiforme, rivestito di cuticola, organi circolatorî o respiratorî assenti e dimensioni varie da qualche frazione di millimetro a qualche decimetro. Salvo poche forme ermafrodite, sono a sessi separati con notevole dimorfismo sessuale; generalmente ovipari, ma anche ovovivipari e vivipari, presentano uno sviluppo larvale diretto nelle forme libere, indiretto con metamorfosi in quelle parassite. Tra le forme parassite dell’uomo vi sono le filarie, gli ascaridi, gli ossiuri e le trichine.