Aicebo s. m. inv. L’intervento dell’Intelligenza artificiale, in quanto sarebbe in grado di indurre nella persona che vi ha fatto ricorso un effetto positivo di autosuggestione, indipendentemente dai risultati ottenuti. ◆ In un articolo per il Corriere ho coniato un neologismo: effetto Aicebo. Ecco perché. Cosa significa? L'ho chiesto a ChatGPT. Risposta: "Il neologismo Aicebo sembra essere una fusione tra AI (Artificial Intelligence) e placebo, indicando un effetto in cui la percezione dell'intervento di un'intelligenza artificiale potrebbe influenzare l'esperienza o le aspettative di una persona, anche se l'AI non sta avendo un impatto reale o specifico. Questo concetto potrebbe essere particolarmente rilevante in contesti in cui la sola presenza di AI è vista come un miglioramento o una garanzia di qualità, indipendentemente dai suoi effetti concreti. Il termine cattura bene l'idea di un impatto psicologico indotto dalla tecnologia, simile a come un placebo funziona in ambito medico". Non avrei saputo spiegarlo meglio nemmeno io che l'ho pensato e coniato. (Massimo Sideri, Corriere della sera.it, 8 novembre 2023, ONE More thing).
Tamponamento dell’acronimo ingl. A(rtificial) I(Intelligence) (Intelligenza Artificiale) e del s. m. (pla)cebo. Parola d’autore, coniata dal giornalista e scrittore Massimo Sideri.