amichettismo s. m. (iron.) Il comportamento di chi, generalmente da una posizione di potere e di prestigio, favorisce i propri seguaci; nepotismo. ◆ Avatar femminile di Walter Veltroni, cuspide dell’amichettismo intellettuale romano proiettato su scala nazionale, Chiara Valerio – estetica del pulloverino, outfit giansenista, occhialino da studentessa di teologia e abilissima nelle relazioni sociali – negli anni ha occupato tutti i gangli della comunicazione culturale sull’asse minimum fax – Nazione Indiana - Nuovi Argomenti – Nicola Lagioia – Radio 3 - Repubblica – Einaudi e oggi è la sciamana dell’agro pontino, sacerdotessa della grande chiesa che passa da Che Guevara e arriva fino all’amica Teresa, passando per Paolo Repetti e Sandra Petrignani arriva a Propaganda Live e va avanti fino all’Einaudi, nonostante Berlusconi. (Luigi Mascheroni, il Giornale, 28 novembre 2022, p.14, Attualità) • L’amichettismo ha lo spessore culturale e politico di un’emoticon accompagnato da un cuoricino, come fosse un sospiro. L’amichettismo racconta un insieme chiuso di relazioni. Per lo più interessate. Un progetto d’ambizione decisamente professionale, l’affetto appare secondario. Così aderisce alle ragioni e alla prassi del liberismo, sebbene dichiari di collocare il proprio umano presidio esclusivo “a sinistra”. Il pensiero del singolo, dell’individuo, della persona stessa si ritrova così sostanzialmente negato, cancellato; assente è ogni vera libertà, la stessa fantasia, così nel suo recinto; in definitiva siamo nel dominio del conformismo. (Fulvio Abbate, L'amichettismo, maggio 2023, Pdfinprop Edizioni, p. 5) • Ora, la prima cosa da chiarire è che Rai e Cultura non sono neanche lontanamente sinonimi. Secondo: che l'ennesimo avvicendamento in direzioni e vicedirezioni di perlopiù oscuri funzionari non cambierà di una virgola la storia della cultura italiana. Terzo: che così fan tutti, è semplice «amichettismo», o nepotismo, ognuno premia i suoi; e d'altra parte anche chi denuncia scandalizzato «l'assalto della destra al fortino Rai» riconosce implicitamente che in quel fortino s'era asserragliata la sinistra. (Antonio Polito, Corriere della sera, 13 maggio 2023, p. 13, Politica) • Lo dice Giorgia Meloni, intervistata a Repubblica su Rete4, sul caso nomina di Luca De Fusco alla guida del teatro di Roma. "Quel tempo è finito, nei posti ci vanno le persone che hanno le competenze, non serve più avere la tessera del partito democratico. In Italia vige l'amichettismo, questo è amichetto mio... Questi circoli di amichettisti hanno un indotto. È finito quel tempo. Questo è il tempo del merito", aggiunge la presidente del Consiglio. (Repubblica.it, 22 gennaio 2024, Roma) • La parola “amichettismo” utilizzata dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla tv, per criticare i circoli intellettuali di sinistra, piace e diverte il professore Claudio Marazzini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, la secolare istituzione fiorentina che custodisce il tesoro della lingua italiana. “Mi fa venire in mente, per associazione, nepotismo e familismo, costruiti allo stesso modo – ha dichiarato l’illustre linguista all’Adnkronos –. La parola è divertente e tutta italiana. Non mi dispiace che sia entrata nella battaglia politica. Vedremo se durerà”. (Mario Conti, 7colli.it, 23 gennaio 2023, citando Paolo Martini da Adnkronos) • Da giorni è diventata nota al grande pubblico una parola diffusa a suo tempo sopratutto fra i lettori di Fulvio Abbate, “amichettismo”. L’amichettismo, in politica e non solo, è quel fenomeno para-politico, para-sociale, para-antropologico, che prevede l’impiego di famigliari e amici, amichetti appunto, per gestire non solo la cosa pubblica, ma anche quel che le ruota attorno. (David Allegranti, Nazione.it, 30 gennaio 2024, Pecore elettriche).
Derivato dal s. amichetto (diminutivo di amico) con l’aggiunta del suffisso -ismo.
Nel pamphlet di Fulvio Abbate L’amichettismo (Pdfinprop, maggio 2023) sono attestati anche amichettista (agg., 3 vv.: «scrittrice a.», 2vv.; «complicità sempre a.»); amichettistica e -o (agg., 11 vv.: «attitudine a. », «vulgata a. », «soddisfazione […] a. », «complicità […] a. », «scrittrice a. », ecc.), l’avverbio amichettisticamente (2 vv.; per es.: «ha prontamente, amichettisticamente, fatto notare»).