baglioniano agg. e s. m. (f. -a) Che è proprio del cantautore e uomo di spettacolo Claudio Baglioni; come s., chi è seguace, fan di Claudio Baglioni. ◆ Lo spettacolo deve piacere, senza rischi inutili. Fatuo e sfacciato, ricorre ad ogni astuzia, dal siparietto comico al clima di festa fra amici, e titilla i luoghi comuni, i sentimenti, le memorie, le suggestioni di ognuno. Mossa prevedibile e infallibile, perché non possiamo non dirci baglioniani, perché nessuno può sentirsi assolto: abbiamo, in fondo alla caverna dei ricordi, almeno un amore nato o finito proprio mentre la voce del divo Claudio aveva gli stessi accenti, le stesse parole che ci bruciavano dentro. (Gabriele Ferraris, Stampa, 30 gennaio 1992, p. 20, Spettacoli) • [...] era prevista infatti una serata per i baglioniani del Sud, ma saltarono le riprese tv concordate con Mediaset e il concerto non si tenne più. (Repubblica, 12 agosto 2000, Napoli, p. 9) • Ma non è solo un film, ha della grandeur baglioniana, come lui stesso [Claudio Baglioni] ammette, a partire dal titolo: QPGA 2008. Opera pop, progetto complesso che comprende un doppio album, un libro, una serie di concerti e appunto un film. (Silvia Boschero, Unità, 16 settembre 2008, p. 19, In scena) • «Una canzone – spiega Baglioni – dedicata a quanti avevano deciso di non volare per non cadere, ma si sono resi conto che, anche se non hanno trovato la forza di vivere per un’idea, possono ribaltare il risultato nella partita con il destino. Fosse pure l’ultima cosa che faranno». Diciamo la verità: concetti piuttosto criptici caratterizzati da un forte manierismo baglioniano. (Mario Luzzatto Fegiz, Corriere della sera, 22 luglio 2013, p. 26, Spettacoli) • C’ha provato Baglioni ad appendere i guantoni al chiodo, ma proprio non gli è riuscito di starsene a casa a fissare il foglio bianco: c’era ancora tanta musica davanti. D’altronde, «se ti fermi a metà strada non saprai chi sei». Lo ha scritto quando soltanto quattro anni fa gli era balenata l’idea di calare il sipario. Ma la scena era lì, ad attenderlo, con tutto quel pubblico che continua a riempire poltrone e gradinate. Strana razza i baglioniani: professano il culto della persona, bevono le lacrime durante i live, sostengono la poesia dei versi di Claudio, hanno visto decine di concerti e più tappe dello stesso tour e la considerano una cosa assolutamente normale («Perché, che male c'è?!»). (Rachele Grandinetti, Messaggero.it, 16 maggio 2017, Musica) • Sembra questo il vero problema di questo Sanremo bis baglioniano, più del pasticciaccio brutto delle classifiche parziali: dopo la prima, demoscopica, che sembrava lanciare con Ultimo, Irama e Il Volo anche Silvestri e Cristicchi verso la lotta per la vittoria, a rimescolare le carte arriva quella della sala stampa, in attesa di quella, più pesante del televoto. (Federico Vacalebre, Mattino.it, 7 febbraio 2019, Spettacoli) • Quindici i 15 maxi-eventi in calendario in altrettanti spazi prestigiosi come lo Stadio Centrale del Foro Italico di Roma, l’Arena di Verona e il Forum. Una rappresentazione che, in pieno stile baglioniano, mette al centro il CUORE come simbolo essenziale della vita, combinando musica, canto, danza, suono, luce, performance e immagini tridimensionali. Ambiente perfetto, dunque, per il gran finale di un viaggio come pochi altri. (Paola Maria Farina, Funweek.it, 21 gennaio 2024, Dal vivo).
Derivato dal nome proprio (Claudio) Baglioni con l’aggiunta del suffisso -(i)ano. Baglioniano agg. è già attestato nel quotidiano «L'Unità» del 3 luglio 1986, p. 13 (Spettacoli Cultura), in un articolo di a.[lessandro] r.[obecchi] («l'assolo baglioniano da stadio»).