bibliosmia s. f. Il fatto di annusare i libri, specialmente quelli vecchi o antichi, per percepire il particolare aroma che si sprigiona dalle pagine. ♦ Milioni di lettori in tutto il mondo non riescono a cedere alla comodità di un e-book, perché la lettura digitale esclude questa esperienza sensoriale e "organica". Forse per questo gli e-book non sono riusciti a surclassare i libri cartacei e non riusciranno mai nell'impresa. Ricerche condotte in Gran Bretagna hanno fugato ogni dubbio sulla preferenza del cartaceo rispetto al digitale, con punte di 76% di preferenze dell'oggetto-libro. La parola "bibliosmia" può far comprendere perfettamente ciò di cui si sta parlando, un neologismo alla greca che suona pure assai bene. (IolaletteraturaeChaplin.blogspot.com, 16 febbraio 2019) • Compare anche un neologismo italiano dal sapore nostalgico: con bibliosmia si indica la sensazione piacevole data dal profumo di un libro. In Norwegian Wood Haruki Murakami descrive in poche righe l'innamoramento olfattivo per la lettura: "Leggevo e rileggevo lo stesso libro molte volte, e a volte chiudevo gli occhi e mi riempivo i polmoni del suo odore. Il semplice annusare quel libro, scorrere le dita tra le pagine, per me era la felicità". La bibliosmia è legata per ovvie ragioni ai libri di carta, almeno fino a quando non verranno inventati dei tablet odorosi che stimolino in qualche modo anche l'olfatto. Utopia? Chissà. (Raffaella De Santis, Repubblica.it, 12 maggio 2021, Cultura) • [tit.] Bibliosmia, alla scoperta di 5 tra le biblioteche più belle [catenaccio] Sono tantissimi i viaggiatori che scelgono di visitare le biblioteche durante i loro viaggi. Eccone 5 tra le più belle del mondo. (Iodonna.it, 17 settembre 2024, Lifestyle) • L'84% dei viaggiatori italiani ha sperimentato, almeno una volta nella vita la "bibliosmia", ovvero la piacevole sensazione data dal profumo dei libri. Non sorprende quindi che biblioteche e caffè letterari siano mete sempre più gettonate (e non solo dai cosiddetti "bookaholic"), visitate rispettivamente dal 62% e dal 40% degli interpellati da PiratinViaggio che ha condotto un sondaggio social proprio sul legame sensoriale tra viaggio e lettura. (Costanza Ruggeri, Tg24.Sky.it, 22 settembre 2024, Lifestyle) • La grafia manuale in corsivo è dunque un esercizio sempre più raro, prevale di gran lunga quella standard in formato digitale. D’altra parte – se vogliamo citare l'attività di lettura – è arduo immaginare che "annusando" al giorno d’oggi un e-book si possa sentire quel profumo che emanano i libri cartacei nuovi e vecchi. L'esperienza ormai è così eccezionale che da qualche tempo è stata battezzata bibliosmia: è il piacere che si prova nell'avvertire un aroma misto, proveniente dal connubio tra carta, inchiostro, colla, condizioni ambientali e tempo che passa. (Marco Brando, Treccani.it, 4 febbraio 2025, Lingua italiana).
Composto da biblio- e -osmia. Secondo Wikipedia (ingl.) la parola è stata coniata il 24 febbraio 2014 dal docente universitario e saggista britannico Oliver Tearle ed è comparsa in un tweet non più rintracciabile.