confit s. m. inv. Tecnica di conservazione consistente nel coprire il cibo cotto con il grasso di cottura | Tecnica di cottura prolungata, a bassa temperatura, che prevede l’immersione del cibo nel grasso di cottura, al fine di preservarne le proprietà; usato anche in funzione agg.le o avv.le, sempre posposto. | In senso concreto, il cibo (di solito carne) così preparato. ◆ Altra specialità della casa è il «confit» d'oca: pezzi di oca arrostita, conservati nel suo grasso a tempo indeterminato. (Luigi Emery, Corriere della sera, 28 agosto 1956, p. 3) • Si tagliano in una forma grande quanto uno spicchio di mandarino. Carciofi: vanno ben torniti, puliti e tagliati in quarti. Vanno saltati in padella insieme alle patate con olio d’oliva e 50 gr. di burro per un quarto d’ora circa. Alla fine si aggiunge un mestolo di brodo per farle quasi confit. (Stefano Polacchi, Unità, 7 aprile 2000, p. 3, Ecologia & Territorio) • Io prendo dei buoni cavatelli fatti in casa al ragù, lui un fresco grano con pesto alla siciliana; io prendo degli sfiziosi pesciolini fritti, lui delle gustosissime polpette fritte al sugo; io prendo una mousse di mirtilli con confit di fragole, lui una cremaespresso Lavazza; lui prende un caffè, io pure. (Luca Iaccarino, Repubblica, 11 settembre 2010, Torino, p. 17) • Il confit è una tecnica di conservazione e cottura che ha origine nella cucina francese. Il concetto – per quel che riguarda la conservazione – è semplice: coprire completamente le pietanze con del grasso per conservarle più a lungo. La cottura confit, al contempo, abbina la copertura del cibo con il grasso alla bassa temperatura che mantiene inalterate le proprietà dell'alimento. (Paola Toia, Cucina Italiana.it, 16 dicembre 2020, Tutorial) • Tagliamo a metà i pomodori datterini rossi e cuociamoli confit per poi frullarli insieme all’olio di cottura; quindi, filtriamoli con una garza di lino per ottenere l’olio in purezza. (Riccardo Forapani, a cura di, Identità golose.it, 23 gennaio 2023, Ricette d'autore).
Voce fr., come part. pass. del verbo confire ‘conservare’ (a sua volta dal lat. conficĕre ‘preparare, confezionare’). Il Nuovo Devoto-Oli data al 1974 la prima comparsa del termine nell’it. scritto. Lo Zingarelli 2023 riporta il 1936 come data di prima attestazione.