cörsivœ (Cörsivœ, corsivoe) s. m. Modo di parlare lanciato sui social media e diffuso soprattutto tra i giovani come parodia di un certo birignao esibito da persone che affettano snobismo. | Nei media è spesso presente la grafia tradizionale corsivo, in particolare nella locuzione parlare (in) corsivo. ♦ Il video qui sopra dovrebbe aiutare a capire che cos’è il cörsivœ (spiegarlo per iscritto non è facile), ma se non fosse chiaro: è un modo di parlare che prevede di tenere le vocali strette ma un po’ trascinate, con un timbro di voce lievemente acuto che in qualche modo prende in giro i milanesi più snob e radical chic, quelli che una volta si chiamavano fighetti. Sulla Prof di Cörsivœ, Elisa [E. Esposito] ha costruito il suo personaggio, raccolto consensi, accumulato follower e probabilmente guadagnato parecchi soldi, si appoggia a un’agenzia di talenti, lavora nel settore del cosiddetto influencer marketing ed è anche attiva su Only Fans (cos'è?). (Emanuele Capone, Repubblica.it, 23 giugno 2022, Tecnologia) • L'unica minima verità che il corsivœ ci consegna è che una innocente, quanto insensata, trovata adolescenziale non resta confinata fra le pareti di un'aula scolastica (ma vi ricordate quanto si poteva essere stupidi, fra i banchi? Nessuna generazione esclusa). Filtra nella rete, e lì si amplifica, diventando contagiosa e destando curiosità adulte, comprese quelle giornalistiche che motivano la pagina che avete sotto gli occhi. È un po' come se papà e mamma si mettessero a origliare discorsi e buffonerie da comitiva giovane. Che dovrebbero fare? Alzare le spalle, e tenersi alla larga. (Paolo Di Paolo, Repubblica.it, 25 giugno 2022, Cultura) • Elisa Esposito, l'influencer e TikToker, che insegna a parlare "in corsivo", è stata ospite della puntata di Morning News trasmessa venerdì 1 luglio. Gli ospiti presenti in studio si sono divisi tra chi ha invitato i giovani a imparare a parlare bene in italiano prima di spingersi a storpiarlo e chi ha ammesso candidamente di trovare questa moda esilarante. Il commento più lapidario è arrivato da un ospite esterno, che ha bollato la questione corsivo come una "minch*ata". (Daniela Seclì, Fanpage.it, 2 luglio 2022, Spettacolo) • [tit.] Che senso ha invitare la “prof di corsivo” / in radio per schernirla? [sommario] Elisa Esposito a RDS è stata chiamata per parlare corsivo, trend che ha / rilanciato su TikTok, per poi essere schernita. (Giornalettismo.com, 29 giugno 2022, Attualità) • [tit.] Rimini, i ragazzi: non dateci dei deficienti / perché parliamo in “corsivoe”. (Corriere Romagna.it, 5 luglio 2022, Homepage).
Resa grafica espressiva di una particolare pronuncia del s. m. corsivo. Per quanto riguarda parlare in corsivo si deve pensare a un calco dell’ingl. cursive speaking. Si veda la voce nell’Urban Dictionary: «The fake, imitation accent people do to sound like indie singers when they sing. Often when people speak cursive the words are slurred, and hard to understand» (L'accento finto, imitato, che le persone fanno per sembrare cantanti indie. Spesso quando le persone "parlano in corsivo" le parole sono biascicate e difficili da capire). Vincenzo Nasto segnala il legame tra parlare in corsivo e cantare in corsivo. Anche quest’ultima loc. ricalca l'ingl., nella fattispecie di singing in cursive (fonte Urban Dictionary), che si riferisce a una precisa tecnica espressiva musicale: «"Voice so smooth its like I'm singing in cursive". L'anno è il 2009 e l'account Twitter @TrackDroppa lascia il primo indizio su un'inclinazione linguistica, sempre più utilizzata nel mondo della musica. Stiamo parlando del "cantare in corsivo", un processo che negli ultimi anni è apparso nel mondo della musica e si concentra sul fenomeno fonetico della dittongazione, per cui una vocale si divide in due parti di diversa apertura, cioè in due vocali diverse, in modo da formare un dittongo. Il fenomeno è esploso negli ultimi 12 mesi anche su piattaforme come TikTok [...]» (Fanpage.it, 16 giugno 2022). Va notato che singing in cursive indica anche il modo di cantare, strascinato e incomprensibile (in questo caso involontario), di chi è ubriaco. Per altri riscontri e considerazioni, si legga Lorenzo Coveri, Parlare (in) corsivo, Treccani.it, 18 luglio 2022, Lingua italiana.