costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata italiana, è fuor di dubbio che una cura immensa, che un'attenzione, sostenuta sempre, dei progressi delle marine estere, e che una solerte amministrazione hanno presieduto alla creazione del naviglio. In quanto concerne i tipi che abbiamo adottati e che sugli altri corvi europei primeggiano per costosità, spessor di corazze e calibro ultrapotente di artiglieria, una frase corrente vuole che il mondo universo ce li invidii; il fatto pertanto sta a provarci che non sono imitati né copiati. (V. Von Alten, Stampa, 24 marzo 1888, p. 2) • Il Sindacato ha poi stabilito anche un'interessante statistica delle opere rappresentate, disponendole prima in ordine di popolarità, poi in ordine di costosità e infine in ordine di produttività finanziaria. (Corriere della sera, 1° novembre 1925, p. 6) • D. – Che cosa si propone la commissione d'inchiesta [sulla disoccupazione in Italia]? R. [il deputato socialdemocratico Roberto Tremelloni] – Quattro scopi fondamentali: a) il primo è di raggiungere una minore costosità nello sforzo di far coincidere le abilità richieste con le abilità offerte dal Paese. Si tratta, in sostanza, di ridurre al minimo la disoccupazione cosiddetta frizionale, e di ridurre al minimo i costi degli imperfetti aggiustamenti qualitativi e geografici tra offerta e richiesta di lavoro. (Avanti!, 27 luglio 1952, p. 4, Edizione piemontese) • A questa [applicazione del piano verde] c’è da aggiungere l'estrema complessità e costosità di queste pratiche, il che aumenta il disagio dei contadini. Inoltre, c’è da notare che tra le domande accolte hanno particolare rilievo quelle presentate dalle grandi e medie aziende e da enti. (Unità, 7 luglio 1963, p. 12, Economia e lavoro) • Contatti sono già stati presi con le Terme, favorevoli a concedere l'area dell'ex Tiro a volo, nel quartiere dei bagni, dove sarebbe forse possibile, in considerazione anche della costosità del riscaldamento, utilizzare l'acqua calda termale che sgorga in superficie a 75 gradi. (Stampa, 31 ottobre 1976, Cronache di Alessandria Asti e Cuneo, p. 1) • Spinta dalle lamentele provenienti dalle imprese, la Federlazio ha cominciato ad elaborare un «dossier» sullo stato di efficienza del servizio telefonico nel Lazio. «La inaffidabilità e la costosità della rete telefonica – ha dichiarato il presidente Enrico Modigliani – sono un serio limite all'ampliamento dell'attività aziendale ed un freno alla produttività». (Corriere della sera, 15 luglio 1987, Roma, p. 1, Accade che...) • Soprattutto, il timore di una utilizzazione impropria dei dati (in particolare, a fini fiscali) ha indotto, come è avvenuto in Italia, le imprese a sostenere l'adozione di forme di rilevazione francamente macchinose e poco produttive dal punto di vista della utilizzazione dei dati ai fini di analisi economica. Inoltre, in alcuni paesi – come in Francia – vi sono vari enti preposti alla rilevazione e la raccolta dei dati non è armonizzata, con le conseguenze facilmente intuibili in termini di costosità e di scarsa utilità delle rilevazioni. (Nicola Acocella, Repubblica, 13 dicembre 1999, p. 8, Affari Finanza) • Insomma, una genia di persone – i compari della nostra damazza – che presumono di essere l’ombelico del mondo perché hanno fatto i dané, esibiscono gli straccetti firmati di stilisti la cui griffe certifica costosità (ma non certo l’eleganza, il buon gusto), scorrazzano per le città su macchinoni bruciabenzina trasformati in protesi sessuali che tutto travolgono, crescono figli maleducati e sprezzanti di ogni forma di civile convivenza. Un po’ come il padre Ugo Tognazzi nel film “I mostri”. (Pierfranco Pellizzetti, Fatto Quotidiano.it, 8 ottobre 2010, Politica) • Senza contare che le caratteristiche della provincia rendono tutto più complesso: «La composizione demografica – si legge nella relazione di Simionato [Patrizia S., direttrice generale dell'Azienda Ulss 5 Polesana] – amplifica la costosità dei servizi, rendendoli inevitabilmente non competitivi in confronto con altre realtà; le caratteristiche geografiche e morfologiche del Polesine, con una popolazione sparsa in molti piccoli centri che non consentono una razionale ottimizzazione dell'impiego delle risorse, comportano rilevanti e incomprimibili costi fissi che prescindono dal numero della popolazione servita sul territorio. (Francesco Campi, Gazzettino.it, 9 giugno 2022, Nordest).
Derivato dall’agg. costoso con l’aggiunta del suffisso -ità.
La prima attestazione nell’it. scritto risale al 1812 ed è segnalata da Barbara Patella in una “consulenza linguistica” dedicata alla parola (Parliamo di costosità: costi quel che costi): «La repubblica romana durò troppo lungamente dopo sè stessa, per non trovarsi esposta al pericolo e al danno d'una immensa grandezza alimentata dalla preda e dal tributo [...]. Fu allora che non si trovò vacuo che bastasse alla gloria de' fasti militari, ne' corniciame che non fosse triturato da intagli per superare, se non la bellezza, almeno la costosità delle opere anteriori. (Discorso del Professore Sig. Giuseppe Zanoja, in Discorsi letti nella grande aula del Palazzo Reale delle Scienze e delle Arti in Milano, in occasione della solenne distribuzione de' premj della R. Accademia delle Belle Arti, fattasi da S. E. il Sig. Conte Ministro dell'Interno il giorno 11 agosto 1812, Milano, Dalla Stamperia Reale, 1812, p. 11)».