disruption s. f. Cambiamento repentino e radicale, mutamento profondo rispetto al passato nel modo di pensare, interpretare e affrontare la realtà, in partic. con riferimento al mondo delle nuove tecnologie e del digitale. ◆ Insomma, c’è aria di rivoluzione nella moda pronta a scendere in passerella a Firenze con le presentazioni di Pitti Immagine Uomo e a Milano Moda Uomo con le collezioni primavera estate 2003. Non a caso nell’ambiente si parla molto di «disruption»: doppia rottura. Termine indicativo anche per le sue origini, legate allo scisma della chiesa scozzese. (Gianluca Lo Vetro, Unità, 20 giugno 2002, p. 23, in scena) • Decisivo è anche il lemma su disruption/disruzione, un concetto inteso come la capacità dei giganti del digitale di «distruggere» e «innovare» settori tradizionali come il trasporto privato di linea (taxi) o l’ospitalità alberghiera (Airbnb). Da qui nascono le geremiadi sulla facoltà eroica dell’imprenditore tecnologico e sulle virtù salvifiche degli unicorni digitali. (Roberto Ciccarelli, Manifesto.it, 26 ottobre 2017, Cultura) • "La trasformazione digitale sta diventando sempre più importante e il digitale rappresenta il motore della crescita, sia della fiera che del settore", spiega Wich [Donald W., AD di Messe Frankfurt Italia], osservando che in questo contesto di "forte cambiamento, caratterizzato dalla digital disruption il piano del governo sta dando risultati particolarmente positivi". (Ansa.it, 14 dicembre 2017, Economia) • [tit.] La disruption è di moda, ma spesso viene confusa con l’accelerazione tecnologica [catenaccio] Il vero cambiamento richiede una completa riscrittura dell’insieme più ampio delle conoscenze e dei modi di organizzarle. (Sole24Ore.com, 4 novembre 2019, 24 Management) • “Non basta ricercare nuove competenze“, conclude Monia Martini di BCG EMC, “diventa sempre più importante formare i propri dipendenti per prepararli alle disruption che si trovano ad affrontare come singoli e come azienda”. (Mirella Castigli, AgendaDigitale.eu, 5 maggio 2023, Cultura e società digitali) • Non c’è bisogno di enumerarle [le emergenze] una per una e del resto nelle pagine che seguono in vario modo l’emergenza climatica e la disruption tecnologica, la lunga crisi economica e la sconvolgente ripresa bellica, le prevedibili ricadute sociali e quelle psicologiche, inedite e sorprendenti, si affacciano in modi diversi, più o meno trasparenti e prepotenti. (Marino Sinibaldi, Repubblica, 13 ottobre 2024, p. 24, Cultura).
Dall’ingl. disruption (‘perturbazione’, ‘interruzione’).