empanada s. f. (più spesso al pl., nella forma non adattata sp. empanadas) Specialità gastronomica dei Paesi dell’America latina, originaria della Galizia iberica, consistente in un panzerotto, solitamente a forma di mezzaluna, ripieno di carne o di pesce, uovo e verdure varie, che viene cotto al forno. ◆ Ecco Invece, ieri, riversarsi sulla capitale elvetica una marea di immigrati: almeno in trentamila hanno raggiunto Berna, chiamati dal sindacato dell'edilizia svizzero che ha riscoperto la strada della mobilitazione. Italiani, iugoslavi, portoghesi, spagnoli, turchi, (ma anche parecchi «colleghi» svizzeri), tutti assieme hanno formato un corteo lunghissimo fino alla grande e severa piazza della Bundeshaus, allestita un po’ per i comizi, un po' per una maxifesta collettiva, tra le canzoni di Pierangelo Bertoli e chioschi gastronomici simbolici, con polenta, kebab, empanada e salsicce. (Michele Sartori, Unità, 16 settembre 1990, p. 14, Economia e Lavoro) • [Pilar] Era l'amante di un generale peronista, un pezzo grosso delle Fabricaciones militares al centro di un viavai di tangenti e segrete prebende. Era ricco. La moglie, alle serate mondane del circolo dell’esercito in plaza San Martin, era la più ingioiellata ed elegante. A Ranuccini, così si chiamava l'alto ufficiale, piacevano le empanadas. Pilar gliele comprava da un pizzicagnolo, ma gli diceva di averle preparate con le sue mani. (Carlo Rossella, Stampa, 2 agosto 2004, p. 29, Storie d’estate) • In primissimo piano, le carni (filetti in numerose declinazioni, controfiletto, tartare...). Ma vanno bene pure le empanadas. E tengono il passo anche i primi di tradizione nostrana (pappardelle, risotti...). (Valerio M. Visentin, Corriere della sera, 12 giugno 2014, Milano, p. 21, Tempo Libero) • È nota la predilezione del Papa per il “dulce de leche”, la crema di latte e zucchero inventata un secolo fa in Argentina. Ma a Casa Santa Marta sono entrate anche le “empanadas”, fagottini di pasta ripiena cotti al forno. E non manca il celebre tè argentino, il mate. (Avvenire.it, 15 dicembre 2016, Papa) • Che si tratti della colazione o di uno spuntino di metà mattina, fra i tanti mercati e banchi di cibo da strada che affollano le strade del Paese [Ecuador], non mancano mai le empanadas, specialità salate (disponibili oggi anche nella versione dolce) che hanno fatto il giro del mondo, diventando un'icona del cibo spagnolo e sudamericano a tutte le latitudini. La ricetta, infatti, nasce in territorio spagnolo, in particolare in Galizia, dove erano presenti già in epoca medioevale. (Michela Becchi, Gamberorosso.it, 24 marzo 2018, Food) • Una birra e tre empanadas! Alle otto di sera Rojas Soreidis Esther digita 7 euro sulla cassa del Maracaibo, street food venezuelano aperto l'11 agosto in via Fillak, a due passi dal ponte crollato tre giorni dopo [Ponte Morandi, a Genova]. È il secondo scontrino in tutta la giornata, e forse l'ultimo. Fuori passano solo quattro auto al minuto, gente che fa inversione di marcia ai confini della zona rossa. Il "boulevard" popolare che collegava Sampierdarena a Certosa passando sotto il pilone 10 è diventato, in tutti i sensi, una strada senza uscita. Un parcheggio. Il vicolo cieco di Genova. (Alessandro Cassinis, Repubblica.it, 13 aprile 2019, Commenti) • [tit.] Dall’Argentina per la borsa di studio. La chance sfuma: José e Giuliana ripartono dalle loro empanadas [catenaccio] Lui 39, lei 30 anni, hanno aperto un locale in piazza Gambacorti: "Ricette originali di nonna Anika". (Carlo Venturini, Nazione.it, 21 maggio 2023, Pisa / Cronaca).
Voce sp., derivata a sua volta dal v. empanar ‘impanare’.
Già attestata nell’it. scritto a partire dal 1870, secondo Zingarelli 2024.