ergastolo ostativo loc. s.le m. Pena detentiva a vita che non prevede la possibilità di assegnare al recluso il lavoro all’esterno, la semilibertà e i benefici penitenziari (per es., permessi premio). ◆ Sembra inverosimile, ma un ergastolano che ha ammazzato e violentato una o cento donne ha la possibilità di uscire, gli stessi coniugi di Erba un domani possono usufruire dei permessi, della semilibertà e della condizionale, chi invece ha ammazzato per non essere ammazzato a sua volta in una guerra fra bande in un territorio mafioso, non potrà mai uscire. L’ergastolano del passato, pur sottoposto alla tortura dell’incertezza, ha sempre avuto una speranza di non morire in carcere, ora questa probabilità non esiste neppure più. Dal 1992 nasce l’ergastolo ostativo, ritorna la pena perpetua, o meglio la pena di morte viva. Ora l’ergastolano con l’ergastolo ostativo, se non usa la giustizia per uscire dal carcere, ha la certezza di morire in carcere. (Lettera all'Unità, 22 marzo 2010, p. 20, Forum) • Marcello Dell'Anna ha trascorso la maggior parte della vita in carcere; quasi l'età di suo figlio, che ha venticinque anni. Sta scontando l'ergastolo ostativo per reati associativi nel carcere nuorese di Badu 'e Carrus. Fu condannato quando aveva 23 anni ed era un boss della Sacra corona unita: oggi ne ha quarantasei. In prigione si è diplomato, poi laureato, e avrebbe continuato con il corso specialistico in Diritto penitenziario applicato, al quale si era iscritto sempre a Pisa, ma l'ultimo trasferimento in Sardegna gli ha fatto interrompere gli studi. (Elvira Serra, Corriere della sera, 15 gennaio 2014, p. 22, Cronache) • Alla fine il teatro del carcere lombardo è stato dedicato proprio a Pannella. Nel pomeriggio, invece, cerimonia ufficiale nel "regno" del leader scomparso: la sede radicale di Via di Torre Argentina. Questo pezzo del mondo radicale ha preferito il confronto con una rappresentanza dei detenuti all'ergastolo ostativo. Un modo per ricordare che «Pannella non amava le comode poltrone con le dorature e preferiva il carcere». (Silvio Buzzanca, Repubblica, 20 maggio 2017, p. 15, Interni) • Il testo sull’ergastolo ostativo, inserito nel primo decreto legge del Governo Meloni, dà seguito alla sollecitazione al Parlamento contenuta nell’ordinanza n. 97 del 2021 della Corte Costituzionale in merito ai benefìci penitenziari da concedere ai detenuti per gravi reati che non collaborino con la giustizia. Con questo termine si fa riferimento ai casi in cui il “tipo” di delitto per il quale è stata inflitta condanna alla pena dell’ergastolo (rientrando fra i c.d. delitti di contesto mafioso), osta alla concessione delle misure alternative alla detenzione (lavoro all’esterno e semilibertà) nonché alla concessione dei benefici penitenziari. (Lentepubblica.it, 10 novembre 2022, Riforma della giustizia).
Composto dal s. m. ergastolo e dall’agg. ostativo.