escapista agg. e s. m. e f. 1. Che, chi fugge dalla realtà (percepita come noiosa o problematica), cercando sollievo nell’immaginazione, nel divertimento, nello svago. 2. Chi riesce a liberarsi da una situazione di prigionia o costrizione, con partic. riferimento a certe prove di destrezza dei prestigiatori. ♦ Ed è certo questa una delle ragioni per cui holywooditi tipicamente «escapisti» del genere di Hawks o Cukor finirono per restare sulla breccia più a lungo di Capra. (Tullio Kezich, Corriere della sera, 4 settembre 1991, p. 5) • Per scappare in America, nell'antefatto, Joe ha dovuto compiere un viaggio clandestino irto di pericoli e addirittura fiabesco, attraverso l'Oriente e il Giappone. Allievo di maghi, ha una esperienza di prestigiatore e soprattutto di escapista nella tradizione di Houdini, e per riuscire a dileguarsi dalla Cecoslovacchia occupata dai nazisti si è infilato nientemeno che nella bara di legno con cui è stato inviato al sicuro oltreconfme, spacciandolo per un normale cadavere, nientemeno che il favoloso Golem. (Masolino D'Amico, Stampa, 27 ottobre 2001, TuttoLibriTempoLibero, p. 3) • Questo prammatico atteggiamento bipartisan si è rispecchiato anche nelle linee editoriali delle major: le scelte produttive della MGM, che legò parte del proprio successo alla realizzazione di film escapisti come i musical, sono state segnate dall'ideologia conservatrice dei mogul che fondarono lo studio, mentre gran parte dei film della Warner Bros sono stati caratterizzati da scelte di genere o d'impegno sociale in linea con le idee progressiste dei dirigenti. (Antonio Monda, Repubblica.it, 31 maggio 2005, Spettacoli e Cultura) • [tit.] Bassotto ritrovato via Torino Nichelino, salvato piccolo escapista. (Cronaca Torino.it, 9 maggio 2018, Cronaca) • Chi ama il fantasy – io lo amo come la fantascienza, ma per motivi diversi – comprenderà. Il bello del fantasy è il potenziale escapista: ti porta all’estero in un luogo dove non sei rintracciabile, dove non hai notizie dal tuo piano di realtà, dove lo smartphone si è scaricato e chissenefrega. (Benedetta Verrini, Allosanfan.it, 7 settembre 2021, Cinema/TV) • [tit.] Lo studio-showroom di Vito Nesta, parentesi escapista nel cuore della Milano che viene e va [sommario] Lo spazio inaugurato dal progettista come quartier generale della sua creatività è un atelier vestito da appartamento che accarezza con lo sguardo i binari della grande stazione ferroviaria. (ElleDecor.com, 1° giugno 2023, Travel).
Dall’ingl. escapist (‘chi fugge da una situazione di costrizione, fisica o psicologica’).
Il sito dell’Accademia della Crusca (https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/escapismo-escapista-una-fuga-tra-le-parole/2873) attesta per la prima volta escapista nell’it. scritto in un articolo di Eugenio Montale comparso nel «Corriere della Sera» (18-19 gennaio 1954, p. 1): «[…] nessuna indulgenza deve essere concessa agli “escapisti”: chi sfugge alla vita sfugge all’arte». Sempre nel sito dell’Accademia della Crusca, Simona Cresti aggiunge che «escapismo ed escapista […] si configurano come internazionalismi: oltre ai corrispondenti inglesi che abbiamo già citato [escapism ed escapist], troviamo le coppie escapismo/escapista in spagnolo; escapisme/escapiste in francese; Eskapismus/Eskapist, Eskapistin (e anche l’aggettivo eskapistisch) in tedesco».