famiglia queer (queer family) loc. s.le f. Comunità di persone che, indipendentemente dal genere d’appartenenza o dall'orientamento sessuale, vivono insieme per scelta e sono legate da affinità affettive, sentimentali e dalla condivisione delle attività. ◆ [tit. e sommario] «Mi rimangono mesi di vita / E ho deciso di sposarmi» // «Mi restano mesi. Mi sposo perché lo Stato chiede un ruolo: mio marito saprà cosa fare. Spargete le mie ceneri nell’oceano di Corea. Ho comprato casa con 10 letti per la mia famiglia queer. Spero di non morire finché la Meloni è premier». Michele Murgia si confida con il Corriere. [testo] [Michela Murgia] Io non sono sola. Ho dieci persone. La mia queer family. [Aldo Cazzullo] Come tradurrebbe queer family? [Murgia] Un nucleo familiare atipico, in cui le relazioni contano più dei ruoli. Parole come compagno, figlio, fratello non bastano a spiegarla. Non ho mai creduto nella coppia, l’ho sempre considerata una relazione insufficiente. Lasciai un uomo dopo che mi disse che sognava di invecchiare con me in Svizzera in una villa sul lago. Una prospettiva tremenda. (Michela Murgia, intervistata da Aldo Cazzullo, Corriere della sera, 6 maggio 2023, p. 1 [titolo e sommario], p. 25 [testo], Cronache) • Essì, perché, rispetto alla famiglia monogamica, costituita da un genitore, una genitrice e la loro prole, nella famiglia queer le persone adulte sono più di due. E non stupisce così che, nell’indomabile compulsione al voyeurismo, l’interesse del pubblico s’accentri perlopiù sull’organizzazione della vita sessuale. Fa bene quindi Michela Murgia a insistere sull’aspetto dell’organizzazione più che su quello sessuale. Come in tutte le collettività umane, piccole e grandi, non rileva tanto chi fa sesso con chi, ma chi fa cosa e quando. Come ogni famiglia, la famiglia queer è fondata su uno speciale rapporto d’interdipendenza tra persone che condividono una parte rilevante della loro vita e si accordano sulla gestione orchestrata delle incombenze. (Mariano Croce, Domani.it, 6 luglio 2023, Cultura) • Viene ripreso l'articolo 23 di «Servire il popolo»; allora si voleva cambiare il mondo con un matrimonio comunista, oggi ci si accontenta di fare un matrimonio queer per dire agli altri che sono dei fessi omofobi. Comunque il marketing politico è lo stesso. Murgia: «Vorrei rendere politico il nostro vissuto per mostrare che abbiamo trovato un altro modo per stare insieme». Già stato trovato, e furbescamente abbandonato. La storia è questa: un matrimonio ha reso ridicolo il comunismo; un matrimonio ha reso ridicola la famiglia queer. (Stefano Zecchi, Giornale.it, 24 luglio 2023, Attualità) • Nelle immagini condivise, colpisce subito la scelta cromatica: Michela e tutta la sua famiglia queer indossano abiti bianchi. «Quando Maria Grazia Chiuri mi ha detto “voglio disegnarti l’abito da sposa” ho provato imbarazzo: non mi considero una sposa. Il fatto che tutt3 continuino a romanticizzare la questione e farci le congratulazioni non cambia la realtà: io e Lorenzo abbiamo firmato un contratto con lo Stato per avere diritti che non c’era altro modo per ottenere così rapidamente», ha scritto Murgia pochi giorni fa pubblicando un post con i bozzetti di quello che non è semplicemente un abito bensì un vero e proprio progetto firmato dalla direttrice creativa di Dior: «God save the Queer»: una intera mini-collezione familiare che interpreta alla perfezione lo spirito queer dello stare insieme. (Alice Politi, Vanity Fair.it, 11 agosto 2023, Celebrity) • Che cos’è una famiglia queer, [Michela Murgia] l’ha spiegato a più riprese, attraverso interviste e video sui suoi profili social: «Una famiglia ibrida, fondata sullo ius voluntatis, sul diritto della volontà». Una cerchia di persone che si scelgono, al di là dei legami di sangue: «Perché la volontà deve contare meno del sangue?». (Sara Scarafia, Repubblica.it, 11 agosto 2023, Cultura).
Composto dal s. f. famiglia e dal s. m. aggettivato queer.