feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica. ♦ Il contatto maggiore resta, oltre alla simpatia per le olive in salamoia e per gli spiedini di carne, il formaggio fresco e tenero, il feta, ingrediente anche per insalate e piatti di ogni genere, e ricollegabile alle cagliate «di giornata» dei Ciclopi. (Massimo Alberini, Corriere della sera, 7 giugno 1989, p. 37, Dentro Milano) • Miracolosamente, come per il sangue di San Gennaro, il pane lievita e quella base viene usata tutto l'anno. Si mangiano friselle con pomodoro e feta, una zuppa fresca con la mentuccia, un branzino al sale e si chiude con una ricotta la miele. Rocco Moliterni, (Stampa, 19 maggio 2002, Torino, p. 47, Giorno e notte) • I piatti greci sono un fiorire di sapori decisi e piccati, ruvidi piatti da pastori, da viandanti su sentieri aspri, che ogni tanto provano a elevarsi a consistenze e sapori altrettanto copiosi ma più elaborati, ma restano comunque grezzi. Pensate all’archetipo dell’insalata greca, che spesso si trova come antipasto: un semplice piatto di feta con le olive Kalamata, condito con olio e erbe aromatiche. (Prisca Sacchetti, Dissapore.com, 21 giugno 2012, Media Notizia) • Esiste anche un formaggio a pasta semidura che viene prodotto con il latte di capra, ovvero la feta, il famoso formaggio greco dalla consistenza friabile e leggermente salata. (Anna Castiglioni, Artigianoinfiera.it, 25 luglio 2017, Contorni e condimenti) • Nel Gazpacho con avocado e feta, il frutto apporta una delicatezza unica alla zuppa di origine andalusa, dandogli un tocco ancora più latino, smorzato e vivacizzato al tempo stesso dalla sapidità del formaggio greco. (Lara De Luna, Repubblica.it, 23 febbraio 2021, Il gusto) • In Italia produciamo oltre 250 formaggi, eppure quello che più brilla per crescita lo importiamo dalla Grecia: è la Feta, che, grazie alla crescita costante degli ultimi anni, si è ormai guadagnata uno spazio significativo sulla tavola degli italiani. Le vendite nella distribuzione moderna sfiorano le 6mila tonnellate per un controvalore di 74 milioni di euro e continuano a crescere, mentre la maggior parte degli altri formaggi freschi perdono volumi (fonte NielsenIQ). Oltretutto la feta è uno dei formaggi freschi più costosi (12,66 euro/kg di media), superato solo da mascarpone e caprini. (Manuela Soressi, Sole 24Ore.com, 5 settembre 2023, Food).
Adattamento del gr. moderno phéta (‘fetta’), a sua volta dall’it. fetta.
Già attestato nella Repubblica del 5 agosto 1984, p. 7 (Paolo Guzzanti).