filler s. m. inv. Materiale riempitivo, costituito da sostanze chimiche (per es. silicone, acido ialuronico) che vengono iniettate nel derma per correggere gli inestetismi. ◆ Quando si tratta un viso con un filler, occorre focalizzare le zone più importanti e trattare soltanto quelle. In genere le più «invecchianti» sono le grinze attorno alla bocca e le pieghe verticali (tra naso e lati della bocca e sul mento). (Corriere Salute, 7 ottobre 2001, p. 21, Benessere) • [tit.] Filler e medicina / estetica: quando è il / momento [sommario] Certo invecchiare gracefully e senza "aiutini" è il sogno di tutte. Ci sono casi / però in cui filler & Co. possono davvero costituire una soluzione. Insomma: / quando potrebbe essere il momento di ricorrere alla medicina estetica? (Vogue.it, 4 marzo 2015, Beauty) • [Maurizio Cavallini, specialista in chirurgia plastica:] «Sulle mie pazienti metto in pratica quello che chiamo ritocco emozionale. A chi mi chiede, per esempio, di voler solo togliere il codice a barre dico: "Preferisce un viso senza rughe ma stanco, oppure un viso meno stanco ma con ancora il codice a barre?"». Un approccio che in futuro potrebbe limitare l'impiego della tossina botulinica, dal risultato statico, a zone molto circoscritte del viso, a favore di ritocchi "inversi" ovvero che dalla fronte si spostano al terzo inferiore del viso, grazie a filler a base di acido ialuronico che permettono [di] ridefinire il contorno del viso con una resa naturale. (Alice Rosati, Vanityfair.it, 24 novembre 2019, Beauty) • [tit.] Jasmine Carrisi: «Papà Al Bano e mamma Lecciso hanno esagerato col gossip. Ritocchi? Solo un filler alle labbra» (Corriere della sera.it, 9 maggio 2023, Spettacoli).
Estensione semantica del s. filler (‘additivo’), a sua volta dal v. (to) fill (‘riempire’).