gazawi s. m. e f. inv. e agg. Chi, che vive a Gaza; chi, che è nativo o originario di Gaza. ♦ Le apparizioni di Ismail Haniyeh sullo schermo sono seguitissime dai palestinesi della Striscia. Non si può parlare di tregua senza contemporaneamente prefissare una fine dell'assedio. Continuare ad assediare una Gaza ridotta in macerie, non permettere il confluire di viveri e medicinali, impedire la fuoriuscita di malati e di feriti, significa condannarla a una più lunga agonia. Questo il sunto delle parole del leader di Hamas, pronunciate stasera da un bunker chissà dove sottoterra, che fanno breccia nell'opinione pubblica gazawi. (Vittorio Arrigoni, Manifesto.it, 13 gennaio 2009, Reportage) • Il cemento, i gazawi se lo fanno scorticando e triturando la pista dell'aeroporto di Rafah. Il ferro, se lo prendono dalle macerie sulla strada per Eretz. Il vetro, se lo fabbricano con la plastica e le bottigliette di Coca-Cola. Il resto, se lo portano sottoterra dal deserto. (Francesco Battistini, Corriere della sera, 18 giugno 2010, p. 14, Esteri) • Lancio di decine di scarpe contro il convoglio di auto Onu del segretario generale BanKi-moon, al valico di Eretz. La contestazione, che emula quella contro Bush in Iraq, organizzata da gazawi in polemica con il mancato inserimento nell’agenda di Ban di un incontro con i familiari dei 5mila detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. (Unità, 3 febbraio 2012, p. 31) • Oggi il contesto socio-economico in cui versano quasi due milioni di palestinesi è peggiorato rovinosamente. La quotidianità dei gazawi, i più colpiti dalla paralisi in cui è precipitato il processo di pace israelo-palestinese, è caratterizzata da continue restrizioni: nella Striscia scarseggiano cibo, medicine, acqua potabile. (Federica Zoja, Avvenire.it, 11 agosto 2017, Mondo) • Ad accertare la gravità dell’impatto dei precedenti attacchi è lo stesso Fondo Monetario Internazionale sostenendo che tali bombardamenti hanno distrutto oltre il 60% dello stock totale di capitale produttivo di Gaza: strade, centrali elettriche, stabilimenti industriali e commerciali, terreni agricoli e altre infrastrutture. A dare invece il colpo di grazia finale, all’economia della Striscia di Gaza, è stata l’“operazione margine protettivo” dell’estate 2014, un massacro di civili gazawi condotto da Israele. (Refka Zhaidi, Intersezionale.com, 14 novembre 2020, Attualità/Diritti) • Tutti i “gazawi” sono anche analisti politici, e nel futuro dei giochi palestinesi per Gaza vedono solo nebbia. «Cambia tutto nel rapporto fra i movimenti palestinesi», dice ancora Alì [A. Al Masri, piccolo imprenditore di Gaza], «Abu Mazen e il suo Fatah sono sempre più in difficoltà, per la prima volta è stata Hamas a rispondere all’appello dei palestinesi di Gerusalemme Est. Sono loro i difensori della nostra capitale, della moschea di Al Aqsa». (Vincenzo Nigro, Repubblica.it, 23 maggio 2021, Esteri) • Con le sue restrizioni sulla Striscia, Israele voleva indebolire Hamas. Tuttavia, il provvedimento ha sortito l’effetto contrario: la rabbia sociale è cresciuta sempre più, inducendo un’ampia parte della popolazione gazawa (mediamente molto giovane) a vedere nell’organizzazione terroristica l’unica alternativa alla violenza israeliana e all’incapacità politica dell’Anp.(Giovanni Esperti, Wired.it, 9 ottobre 2023, Medioriente) • [tit.] Altro attacco a Jabalia. Usa: “No ai gazawi nel Sinai”. (Fatto Quotidiano.it, 2 novembre 2023, Focus).
Adattamento dell’arabo ɣazzāwī, dal quale deriva il soprannome etnico Ghazzawi (‘originario di Gaza’).