identità alias (Identità Alias) loc. s.le f. L'identità di genere, divergente da quella associata al genere sessuale di nascita, in quanto viene riconosciuta e registrata in documenti burocratici e amministrativi riservati, specialmente in àmbito scolastico e universitario, nel caso di una persona che intenda cominciare o abbia già cominciato un percorso di transizione. ♦ Il Senato Accademico dell'Università di Urbino ha riconosciuto il diritto di studenti e studentesse in situazione di riattribuzione del sesso ad avere un doppio libretto universitario. L'iniziativa è per rispetto della privacy di quanti si vedono costretti giustificare il cambiamento di nome e di apparenza. Agli interessati sarà fornita un'identità 'alias' da utilizzare nelle attività universitarie quotidiane. La documentazione amministrativa rimarrà immutata fino alla sentenza del tribunale. (Ansa.it, 16 luglio 2014, Cronaca) • L’Università di Salerno prevede la possibilità di un’opportunità “Identità Alias” per gli studenti che vogliono intraprendere un percorso di transizione del proprio genere. Un gesto di civiltà e di attenzione per quanti ancora sono alle prese con problemi burocratici e pregiudizi per quanto concerne la propria sessualità e la propria identità sessuale. (OcchiodiSalerno.it, 8 marzo 2019, Cronaca) • La campagna “Sii ciò che sei” va a completare ed integrare una delle principali novità del tesseramento Arci 2020-2021, ovvero la possibilità di apporre una identità alias sulle nuove tessere. I nuov* soc* potranno infatti scegliere, in alternativa a nome e cognome, l’indicazione del codice fiscale sulla loro tessera. Potranno inoltre rendere facoltativa l’indicazione del loro genere sulla domanda di iscrizione, compilando lo stesso codice fiscale. (Arci.it, 1° ottobre 2020, Comunicato stampa) • Non solo scuole e università, ma il tema dell’inclusione e della non discriminazione si fa largo anche sul posto di lavoro. La novità, non ancora ufficiale, è che nella nuova bozza del contratto degli statali ha fatto la su comparsa l’identità alias, ovvero un profilo burocratico temporaneo che permetterebbe alle persone trans* di utilizzare il loro nome scelto, alternativo a quello anagrafico riportato sui documenti ufficiali e dato alla nascita in base al sesso biologico. Una misura che, in realtà, già esiste all’interno di un organo amministrativo importante, il ministero delle Infrastrutture guidato da Enrico Giovannini e che, come abbiamo detto, in ambito scolastico e universitario sta generando attenzione e sempre maggiori richieste di adesione da parte degli istituti. (Marianna Grazi, Nazione.it, 22 dicembre 2021, Attualità) • L'università italiana va traghettata nel futuro e gli studenti sono pronti a farsene carico. E non si tratta (solo) di spendere bene il miliardo e 500mila euro di investimenti previsti nel Pnrr e annunciati dalla ministra Maria Cristina Messa, ma di mettere al centro della discussione anche quelle ormai inderogabili conquiste di genere, che puntano a rendere finalmente l’Italia un Paese davvero inclusivo. «Ci viene riconosciuto che esistiamo, ma il percorso non finisce qui», dice Samuele Appignanesi, studente transgender della Bocconi, che ha ottenuto il suo doppio libretto in piena pandemia. È, infatti, sempre più nutrito l’elenco degli atenei italiani che stanno attivando le cosiddette «identità alias», i documenti che permettono agli studenti in fase di transizione di attivare un duplicato valido per la registrazione degli esami e l’accesso in università. (Marco Grieco, Repubblica.it, 24 febbraio 2022, Università) • Il 16 maggio il Consiglio comunale di Milano ha approvato una mozione per istituire un registro dedicato alle persone trans la cui corretta identità di genere non è ancora riconosciuta dallo Stato: persone che hanno quindi indicato sui propri documenti il sesso biologico di nascita. Lo scopo del registro è riportare il nome che hanno scelto (e non quello registrato all’anagrafe) sui documenti di competenza del Comune, come la tessera della biblioteca e l’abbonamento per il trasporto pubblico. In sostanza, permetterà alle persone trans per cui lo Stato non riconosce ancora il percorso di transizione di avere “un’identità alias” almeno per il Comune. (Post.it, 18 maggio 2022, Cultura).
Composto dal s. f. identità e dall’avv. e s. m. alias.