isola di calore urbano loc. s.le f. (anche nella variante scorciata isola di calore) In una grande area urbana, zona che, rispetto a quelle circostanti caratterizzate da un maggiore sviluppo di copertura vegetativa del suolo, presenta una temperatura superficiale più elevata, a causa dell’alta densità di edifici e dell’elevata concentrazione di pavimentazioni e altre superfici che assorbono e trattengono il calore. ◆ Il fenomeno che determina un microclima più caldo all’interno delle aree urbane rispetto alle campagne o alle aree rurali circostanti è denominato isola di calore urbana (Urban Heat Island). Il fenomeno è noto dal XIX secolo, ma solamente negli ultimi anni ha suscitato interesse nel mondo scientifico. Diverse città e metropoli sono state oggetto di studi per comprenderne le diverse caratteristiche, le cause e gli impatti per potere capire e individuare le tecniche di mitigazione dell’alterazione termica. (Beatrice Curtabbi, Analisi delle isole di calore e studio del comfort termico ambientale esterno, Corso di laurea magistrale in Architettura per il Progetto sostenibile a.a. 2021/2022, sessione di Laurea magistrale dicembre 2021, Politecnico di Torino) • Per misurare le isole di calore urbano la Stazione Spaziale Internazionale Iss ha utilizzato Ecostress, uno strumento satellitare che rileva la temperatura al suolo. Le isole di calore urbane si verificano quando la copertura naturale del suolo, come la vegetazione, viene sostituita da dense concentrazioni di pavimentazione, edifici e altre superfici che assorbono e trattengono il calore. Con temperature dell’aria superiori a 10°C al di sopra della media del periodo dell’anno in alcune parti d’Europa, giugno 2022 ha segnato un record. (Infodata, Sole24Ore.com, 16 luglio 2022, Cronaca) • C’è un effetto “isola di calore” nelle grandi città, scrive il Paìs. Che significa? Che l'asfalto e il cemento assorbono il calore durante il giorno e lo ributtano fuori durante la notte, rendendo così la temperatura molto più alta che nei luoghi adiacenti, dove predominano terra e alberi. Fin qui niente di nuovo, solo che uno studio pubblicato sulla rivista Lancet proprio il primo febbraio che contiene i dati di 93 città europee, dove vivono 57 milioni di abitanti di età superiore ai 20 anni, “stima che circa 6.700 morti premature” siano dovute proprio al fenomeno delle “isole di calore” e sottolinea che un terzo di queste stessi decessi potrebbe essere evitato semplicemente piantando degli alberi nel 30% dello spazio urbano. (Alberto Ferrigolo, Agi.it, 2 febbraio 2023, Lifestyle) • L'aria calda è come una morsa che stringe la gola, la strada rilascia calore e in mezzo ai palazzi non circola neanche un refolo di vento. Cemento, asfalto, mancanza di vegetazione determinano un microclima più caldo all'interno delle aree urbane rispetto alle campagne o alle aree rurali circostanti, un microclima i cui effetti sulla salute e la qualità della vita delle persone sono enormi. È il fenomeno delle isole di calore urbane, noto dal 1818 quando il britannico Luke Howard, un chimico con la passione per la meteorologia, descrisse l'evolversi del fenomeno per mezzo di rilievi grafici mappati. Howard notò che non tutte le zone delle città presentavano un'alterazione termica uguale e usò l'Urban Heat Island Intensity (UHII) come indicatore per quantificare l'intensità del fenomeno. (Dario D'Elia, Matteo Marini, Cristina Nadotti, Repubblica.it, 3 luglio 2023, Green&Blue).
Composto dal s. f. isola, dalla preposizione di, dal s. m. calore e dall’agg. urbano, ricalcando l’ingl. urban heat island. Isola di calore è già attestato nel quotidiano «La repubblica» del 12 luglio 1988, p. 22, Cronaca (Andrea Baroni).