lulismo s. m. L'ideologia e la concezione politica ed economica di Luiz Inácio Lula da Silva, soprannominato Lula, ex sindacalista e uomo politico brasiliano, presidente del Brasile dal 2003 al 2011. ◆ L’ansia è giustificata dal fatto che nella storia del Paese, dopo un mandato e mezzo di governo, nessun presidente aveva mantenuto una popolarità che sbalordisce: 83%. L’opposizione, oscurata e alla deriva, è impegnata a verificare se il lulismo può sopravvivere senza il primo attore. Buona parte del Partito dei Lavoratori trema all’idea di non presentarsi con la faccia dell’ex sindacalista. (Maurizio Chierici, Unità, 3 ottobre 2008, p. 13, Pianeta) • José Serra, leader del socialdemocratico Psdb e unico vero avversario di Dilma, ha impostato tutta la sua campagna presentandosi come il miglior interprete del «lulismo senza Lula», cosa che ha reso facilissimo alla Rousseff convincere gli elettori che in politica l'originale e meglio della copia e che la sola autentica erede del «lulismo» era lei. (Omero Ciai, Repubblica, 4 ottobre 2010, p. 10, Politica estera) • Per un programma sociale, dieci anni sono un compleanno importante. Non tanti piani riescono a perpetrarsi per tre successivi governi. Ancor meno, possono vantare di aver elargito 50 miliardi di dollari, togliendo dalla miseria quaranta milioni di cittadini. Quando, il 20 ottobre 2003, l’allora presidente Ignacio Lula da Silva decise di attribuire l’equivalente di 50 dollari alle persone che ne guadagnavano meno di 30 al mese, molti definirono la misura “inefficace” o, quanto meno, populista. Ancor meno compresero che “Bolsa Familia” – questo il nome del programma – rappresentava il fulcro di quello che il politologo André Singer avrebbe chiamato il “lulismo”. Il modello politico che – al di là della sostituzione al vertice dell’ex sindacalista con la “delfina” Dilma Rousseff – ha retto il Brasile nell’ultimo decennio. (Lucia Capuzzi, Ispionline.it, 14 novembre 2013, Commentary) • Come Giovanni Paolo II non ebbe esitazioni a far sapere che sosteneva Giulio Andreotti nel suo tentativo di resistenza a chi lo processava per sbatterlo in galera e gettare la chiave, così Francesco ha manifestato tutto il suo sostegno all’ex Presidente del Brasile Lula, da poco scarcerato per una vicenda di corruzione ed in attesa del processo d’appello, ricevendolo in udienza privata in Vaticano ed autorizzandolo a diffondere foto dell’incontro che testimoniano la solidarietà e l’amicizia del Papa nei suoi confronti. Questo significa che i Papi cambiano ma la Chiesa è sempre garantista? Chi lo pensa forse si illude. Morto un Papa se ne fa un altro. Ma ognuno è figlio del suo tempo. E quello attuale del peronismo e del lulismo antioccidentali, che con il garantismo non c’entrano un bel nulla! (Orso di Pietra, Opinione.it, 14 febbraio 2020, Editoriali) • Al primo turno delle presidenziali, lo scorso 2 ottobre, Lula ha chiuso al 48%: Nord e Nord-Est con lui. Bolsonaro ha resistito contro tutti i sondaggi tenendosi Sud e Sud-Est e fermandosi al 43%. Bolsonarismo e lulismo: i due volti di un Paese arrivato alle elezioni più diviso che mai. Al ballottaggio di domenica 30 ottobre due idee di Brasile, dall’economia al destino dell’Amazzonia. (Maria Serena Natale, Corriere della sera.it, 27 ottobre 2022, Video/Cronaca).
Derivato dal soprannome Lul(a) con l'aggiunta del suffisso -ismo.
Già attestato nel quotidiano «La Repubblica» del 5 ottobre 2002, p. 1 (Guido Rampoldi).