maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi e accessori griffati, spesso contraffatti) e dal linguaggio volgare. | Negli anni Ottanta e Novanta del Novecento, abitante perlopiù delle periferie urbane, non per forza giovane, zotico, rozzo, vestito in modo vistoso, che cerca di mettersi in mostra; tamarro; talvolta anche in funzione agg.le, sempre posposto. ◆ È la Torino “maranza”, quella che mal sopporta limitazioni, blocchi del traffico e che non è disposta a rinunciare alla propria auto. (Fabio Marzano, Repubblica, 15 febbraio 2004, Torino, p. 2) • [D] I vgostri 35 anni di amicizia trasparivano dal palco... [R] «Ci siamo conosciuti a Radio Deejay, Cecchetto mi disse che mi affiancava a un maranza, un coatto. Il suo modo di fare era identico ad adesso. In 15 secondi siamo diventati migliori amici, nonostante avessimo stili diversi: lui non faceva le nottate in giro come me, stava a casa e si è sposato presto». (Fiorello intervistato da R.[enato] Fra.[nco], Corriere della sera, 9 febbraio 2020, p. 37, Spettacoli) • Negli Anni Ottanta Milano, e non solo, era popolata dai maranza: chi erano? Questo termine gergale della lingua italiana indicava i classici tamarri o coatti: individui rozzi e zoticoni, che amavano esibire look e comportamenti esibizionisti, ostentati e di cattivo gusto. Poi, per qualche decennio la parola è passata di moda, ma quest’estate è tornata in voga in una versione aggiornata, anche grazie al potere virale di TikTok. (True-news.it, 19 settembre 2022, Future) • Importunare passanti, turisti e coetanei per le strade delle città. Questo lo scopo dei "maranza", gruppi di ragazzi, sempre più diffusi in tutta Italia, che consumano estorsioni, minacce e aggressioni. Si tratta di un fenomeno sociale nato dai social media, in particolare dalla piattaforma TikTok, che ha iniziato a farsi conoscere all'inizio della scorsa estate. (Tg24.Sky.it, 26 ottobre 2022, Cronaca) • I maranza di oggi rappresentano però una versione aggiornata, capaci di tornare alla moda grazie a un look più definito rispetto al passato. Infatti un Maranza è riconoscibile grazie al proprio stile: tuta, acetata, maglie ufficiali delle squadre di calcio, giacca smanicata, cappellino o bandana. L’accessorio più iconico è però la tracolla, che è il vero protagonista di una serie di altri accessori come collane e orologi. Ad amalgamare tutti gli ingredienti della ricetta c’è il marchio. Infatti gli abiti e gli accessori indossati dai maranza sono molto spesso, se non nella totalità dei casi, griffati, ovvero di marca. (Giorgia Bonamoneta, Money.it, 1° giugno 2023, Lifestyle).
Come scrive Luisa di Valvasone nella pagina del sito dell’Accademia della Crusca dedicata a maranza, l’etimologia di maranza è incerta (forse è la voce meridionale maranza ‘melanzana’, incrociata con marrakesch o marocco ‘meridionale’), mentre la prima attestazione del nome si trova in una canzone di Jovanotti del 1988, Il capo della banda: «Mi chiamo Jovanotti e sono in questo ambiente / di matti di maranza e di malati di mente / fissati con le moto e coi vestiti americani / facciamo tutto ora o al massimo domani».