microplastica s. f. Particella di plastica, prodotta direttamente o indirettamente dall’uomo e dispersa nell’ambiente, che è causa di inquinamento e può provocare pericolose ricadute sulla catena alimentare animale e umana; le dimensioni sono state convenzionalmente fissate dalla European food safety authority tra 0,1 e 5000 micrometri (5 millimetri). ♦ Non è soltanto un danno estetico, si tratta di una minaccia per la vita marina che si fa di anno in anno più grave», ricorda Katrin Schroeder, oceanografa del Cnr di Venezia. «Tartarughe e delfini si impigliano nelle reti abbandonate, che li avvolgono in una trappola mortale. E poi c'è l'impatto sui pesci e sugli uccelli acquatici che ingeriscono plastica fino ad esserne soffocati. Purtroppo ancora non conosciamo la dimensione esatta di questo fenomeno, servono più informazioni sulle concentrazioni di microplastiche sospese nella colonna d'acqua». (Antonio Cianciullo, Repubblica, 28 aprile 2013, p. 23, Mondo) • La presenza di microplastiche è stata accertata in campioni di escrementi umani provenienti da diversi Paesi del mondo: secondo gli autori di uno studio preliminare di recente presentato allo United European Gastroenterology, il più grande convegno di gastroenterologia in Europa, si tratterebbe della prima conferma di quanto temuto da tempo, cioè che le tracce di plastica possano accumularsi nell'organismo umano attraverso il cibo e l'acqua ingeriti. (Elisabetta Intini, Focus.it, 23 ottobre 2018, Scienza) • Le microplastiche sono dei minuscoli pezzi di materiale plastico, solitamente inferiori ai 5 millimetri. In base alla loro origine, possono essere suddivise in due categorie principali. Microplastiche primarie: rilasciate direttamente nell’ambiente sotto forma di piccole particelle; si stima che questa categoria di microplastiche rappresenti il 15-31% delle microplastiche presenti nell’oceano; fonte principale: lavaggio di capi sintetici (35% delle microplastiche primarie), abrasione degli pneumatici durante la guida (28%), microplastiche aggiunte intenzionalmente nei prodotti per la cura del corpo (per esempio, le micro-particelle dello scrub facciale) 2%. Microplastiche secondarie: prodotte dalla degradazione degli oggetti di plastica più grandi, come buste di plastica, bottiglie o reti da pesca; rappresentano circa il 68-81% delle microplastiche presenti nell’oceano. (Europarl.europa.eu, 22 novembre 2018, Attualità) • [tit.] Piove microplastica sui parchi Usa, mille tonnellate / l'anno / Pari a 123 milioni di bottiglie. (Ansa.it, 12 giugno 2020, Scienza e Tecnica) • È già noto da tempo agli scienziati, infatti, come particolari tessuti umani, così come deiezioni di adulti e bambini, possano contenere tracce di microplastiche. Ciò che è meno noto, invece, è il recente risultato ottenuto da un gruppo di ricercatori della Vrije Universiteit Amsterdam e dell’Amsterdam University Medical Center che ha confermato per la prima volta la presenza di tracce di microplastica nel flusso sanguigno umano. (Margherita Ghiara, Scienzainrete.it, 17 maggio 2022, Ambiente).
Composto dal confisso micro- aggiunto al s. f. plastica. Già attestato nel 2010, secondo il Devoto-Oli.