pezzotto s. m. Particolare decoder utilizzato per accedere illegalmente ai contenuti dei canali televisivi italiani ed esteri a pagamento. ♦ [tit.] Il pezzotto, il decoder pirata con tutte le tv del mondo: «Costa solo 12 euro». Ma si rischia il carcere. (Messaggero.it, 11 ottobre 2018, Tecnologia) • Assieme a un disco di Lucio Battisti e un santino di Padre Pio c’è un oggetto che non manca mai nelle case degli italiani: la tv satellitare, possibilmente a scrocco. Prima erano le schede “col chippone” di Stream, poi i decoder avveniristici, adesso un complicato accrocco che mette insieme computer, un sito di streaming illegale e la tv. Lo chiamano “pezzotto”, ed è un decoder che permette di accedere tramite la Rete all’intero palinsesto delle tv a pagamento. (RollingStone.it, 22 luglio 2019, News) • [tit.] Tv on demand illegali, trovati e multati 2mila clienti del "pezzotto". (Tgcom24.Mediaset.it, 21 maggio 2021, Cronaca) • Blitz nazionale contro il "pezzotto", il sistema che permette di accedere, in maniera del tutto illegale e a prezzi scontatissimi, ai contenuti in pay tv per la visione in streaming delle varie piattaforme di tv a pagamento. L'operazione partita da Catania ha interessato anche le Marche, perquisizioni sono in corso, in fatto, da parte della polizia di Ancona e di Fermo. (Corriereadriatico.it, 11 novembre 2022, Marche) • Ma come si fa a vedere illegalmente le immagini della Serie A? Il sistema più diffuso è quello delle Iptv illegali. Il cosiddetto "pezzotto". Prima di tutto, serve un set-top box: non è altro che un decoder, simile a quelli di Sky, ma senza marchio. Può costare dai 20 euro fino a 400, è assolutamente legale e ha una sola funzione: trasformare flussi dati in immagini da trasferire alla tv a cui viene collegato. Perché possa trasmettere le partite, però, bisogna trovare un abbonamento pirata, e qui è spesso sufficiente cercare su Internet. Dove abbondano servizi dal prezzo molto inferiore a quello dei broadcaster ufficiali. Si paga con carta di credito, con tutti i rischi di tracciabilità del caso: a quel punto il pirata fornisce un indirizzo web e una password da inserire. (Matteo Pinci, Repubblica.it, 6 marzo 2023, Sport) • Ventuno persone indagate e blocco immediato del flusso illegale dei siti di live streaming delle più note piattaforme televisive. È il bilancio di un'operazione contro la pirateria televisiva, contro i cosiddetti "pezzotti", portata avanti dalla polizia e coordinata dalla Dda di Catania con perquisizioni e sequestri sull'intero territorio nazionale. (Today.it, 19 dicembre 2023, Cronaca) • Nato nel 1967 a Maison-Alfort, pochi chilometri a Sud di Parigi, Niel [Xavier N., proprietario di Iliad] deve la sua fortuna a un regalo: il computer Sinclair ZX81 ricevuto in dono a 15 anni dal padre. È una folgorazione per l'adolescente che in breve diventa un hacker o, per meglio dire, un cyber-criminale, piratando i decoder di Canal+ per vedere le trasmissioni criptate senza pagare l'abbonamento. L'inventore dell'antenato del moderno «pezzotto» viene colto in flagrante dai servizi di sicurezza francesi che, anziché denunciarlo, decidono di assoldare il 17enne e la sua cricca di smanettoni. (Francesco Bertolino, Corriere della sera, 15 gennaio 2024, Finanza & Imprese, p. 9).
Diminutivo del s. m. pezzo. Lessicalizzatosi nel dialetto napoletano e nell’italiano locale, pezzotto è passato in tempi recenti a indicare la ‘zeppa usata in falegnameria’ e la ‘toppa in sartoria’ e poi un ‘oggetto contraffatto (con dolo)’ attraverso il gergo della malavita e il lessico giovanile. Nell’accezione più vicina a temporalmente a noi, qui messa a lemma, la voce che ha travalicato i confini dell’italiano regionale campano, per diffondersi, anche grazie all’uso fattone nei media, nella lingua corrente di tono colloquiale. Si traggono queste notizie dall’articolo di Antonio Vinciguerra pubblicato nella pagina della Consulenza linguistica nel sito dell’Accademia della Crusca.