saputellismo s. m. (fam., iron.) L’atteggiamento di chi, come un ragazzo che vuole mostrare con arroganza di saperne quanto gli adulti, sfoggia la propria presunta competenza, erudizione e simili. ♦ Con Bragagna [Franco B., telecronista sportivo] che pur con i suoi difetti (in un mondo di ignoranti, chi sa ha la tentazione del saputellismo) fa dimenticare la tristezza del calcio Rai e la tristezza stessa che uscita dalla porta rientra dalla finestra con l’abolizione last minute delle previste eliminatorie degli 800 per… mancanza di concorrenti. (Stefano Olivari, Indiscreto.info, 27 giugno 2012) • E le tue telecronache come sono? Generalmente gli spettatori riconoscono la tua bravura e la tua competenza, ma a volte dicono che sfiori il saputellismo. (Simone Morano, Tvblog.it, 18 luglio 2012, TV) • Più che altro, in generale, è caratteristica del napoletano medio martellarsi prima che lo facciano gli altri. Molti hanno paura che qualcuno possa fare meglio e che una volta tornate le Milanesi e le Roma finirà questo magico momento. Altri vivono di simpatie ed antipatie, di sindromi di inferiorità repressa, di invidie per cui chi ottiene successo a suo modo di vedere immeritamente deve fallire perché non può esistere qualcuno inferiore di lui che possa avere più successo per pura fortuna (visto che essendo inferiore non può avere le capacità necessarie per crearsi lui la fortuna necessaria per il successo). Altri, invece, vivono di cliché, di prese di posizione, di saputellismo, e piuttosto che ammettere certi sbagli si tenta di arrampicarsi sugli specchi al grido di "Resistere! Resistere! Resistere!" (Gianpaolo, CalcioNapoli24.it, 2 settembre 2017, Forum) • Abbiamo cercato invece di spostare il più possibile lo sguardo e il focus del discorso, attingendo a quella risorsa che ogni "saputellismo" stronca sul nascere, e che è invece fondamentale nella comunicazione: l’ascolto. Siamo consapevoli che quanto segue potrà dare fastidio o suonare persino offensivo, ma del resto ascoltare è un'azione che richiede un impegno attivo. (Matteo Pascoletti, Valigiablu.it, 1° luglio 2022).
Derivato da saputello, forma diminutivale sostantivata dell’agg. saputo, con l’aggiunta del suffisso -ismo.
Già attestato nel volume di racconti di Giorgio Torelli I giorni della merla. Cosa nostra n. 3, Rusconi editore, 1977, p. 46 («il saputellismo socialista»).