sindacato di strada loc. s.le. m. 1. Nel linguaggio sindacale, esperienza di impegno al servizio dei lavoratori agricoli, specialmente stranieri, spesso precarizzati e sottopagati, che vengono raggiunti nei luoghi di lavoro dal sindacato di categoria. 2. Per estensione, modo di essere dell’intero sindacato il quale, a fronte della frammentazione e precarizzazione del mercato del lavoro, mira a essere presente non soltanto in determinati luoghi di lavoro ma anche, in modo diffuso, nelle varie realtà territoriali. ◆ Lo stesso sindacato nel suo insieme, del resto, non potrà più essere quello di un tempo. Non sarà abolito come auspica Grillo, ma dovrà rinnovarsi, per non ridursi a un pezzo burocratico. Magari seguendo, come ha suggerito un funzionario “immigrato”, le orme del sindacato di strada sperimentato nelle campagne meridionali. (Bruno Ugolini, Unità, 26 gennaio 2013, p. 6, Il piano del lavoro) • D - Renzi vi chiede anche di mettere online tutte le vostre spese. Ci state? R - «Ha idea di quante cose fa ogni giorno un'associazione da sei milioni di iscritti? Dagli striscioni ai camper del sindacato di strada per i migranti... Noi non siamo un'amministrazione pubblica. Indichiamo le grandi direttrici di spesa; difficile elencare quelle minute [...]». (Susanna Camusso, intervistata da Aldo Cazzullo, Corriere della sera, 1° giugno 2014, p. 6, Primo piano) • La Flai [Federazione Lavoratori Agro Industria] Cgil e le organizzazioni sindacali di Romania, Bulgaria e Macedonia, accompagnate dalle rispettive rappresentanze diplomatiche, hanno presentato il 24 luglio nella prefettura di Taranto il progetto di “sindacato di strada”, per il contrasto al fenomeno dello sfruttamento e del caporalato nei confronti dei lavoratori agricoli provenienti da quei Paesi. (Interno.gov.it, 26 luglio 2018, Notizie) • Nasce a Torino "Ciclofucina", un'officina dedicata ai rider, le persone che effettuano le consegne a casa, dove oltre a riparare le bici si possono trovare risposte sul tema dei diritti e le tutele di una categoria con evidenti criticità. In via Pedrotti, negli spazi della Cgil verrà offerta un'attrezzata officina meccanica e accanto a questa un servizio di consulenza e supporto per rivendicazioni contro gli abusi. “Le Camere del Lavoro sono nate esattamente così, aprendosi al territorio – Spiega Lucia Santangelo della Cgil Torino – Quando si parla di sindacato di strada, si parla di questo". (Alessandro Contaldo, Repubblica.it, 1° ottobre 2019, RepTv/Torino) • D - Lo dica in un titolo cosa sarà la sua Cgil in questa fase. A me sembra che, proprio lei che è stato il più movimentista, si è molto istituzionalizzato. R - Sbaglia, non sono cambiato. Il nostro compito, attraverso l’azione contrattuale nazionale ed articolata, è quello di sperimentare, nei luoghi di lavoro e sul territorio, un nuovo modo di lavorare e di vivere, dando più spazio alle delegate ed ai delegati così come alle generazioni. Vogliamo essere un sindacato di strada capace di agire sul territorio e nei luoghi di lavoro. Vogliamo costruire l’unità del mondo del lavoro e quella sindacale, un più corretto sistema di contrattazione nelle imprese private e nella pubblica amministrazione. Questo è il cambiamento e l’innovazione di cui abbiamo bisogno. (Maurizio Landini, intervistato da Alessandro De Angelis, HuffingtonPost.it, 1° maggio 2020, Politica) • Siccome come molti amici sanno io giro molto per l’Italia, sono ottimista. Perché, tutto calcolato, trovo che la società reale è meglio di come appare se si leggono solo i giornali o si segue il dibattito parlamentare. Ogni volta per questo mi viene voglia di raccontare quello che ho visto e sentito. State tranquilli, cercherò di contenermi, ma almeno dell’ultima riunione cui ho partecipato voglio raccontarvi, perché è stato il primo bilancio di un lavoro che ho visto crescere, una delle parecchie esperienze di costruzione sul territorio di reti entro cui collaborano soggetti sociali diversi. Ne è nato un «sindacato di strada», ma con un orizzonte più largo di quello sindacale e infatti ha coinvolto anche molti ragazzi fino ad ora estranei a ogni precostituita forma organizzativa. (Luciana Castellina, Manifesto.it, 12 marzo 2024, Italia).
Composto dal s. m. sindacato, dalla preposizione di e dal s. f. strada.
Nel 2009 la FLAI-Federazione Lavoratori Agro Industria ha creato l’esperienza del sindacato di strada (e la relativa denominazione), «per entrare in contatto» con le lavoratrici e i lavoratori agricoli (specialmente gli stranieri), e «tutelarli e rappresentarli: un sindacato “mobile”, che ti cerca e ti raggiunge lì dove sei, uscendo dalla logica della sede sindacale “stanziale”, per superare le distanze, le difficoltà, le reticenze che spesso non permettono di avvicinarsi alle nostre sedi».