transilienza s. f. Capacità di elaborare e sviluppare risorse e competenze trasferibili tra professioni, funzioni e ruoli diversi. ◆ Ovviamente, non tutti i genitori diventano automaticamente leader. Secondo gli autori [Riccarda Zezza e Andrea Vitullo, Maam. La maternità è un master, Rizzoli/BUR, 2014], ci sono altre attività di cura che possono garantire competenze simili, come il volontariato, la cura dei propri genitori e dei propri nipotini: “La maternità è solo la più frequente e diffusa esperienza di intensa cura che le persone sperimentano, E purtroppo anche tra le più problematiche sotto il profilo lavorativo”. Ma come energie e risorse emotive possono scorrere dalla vita al lavoro, così ci sono competenze che dal lavoro possono essere trasportate e messe a frutto nella vita privata: “Noi chiamiamo questa capacità transilienza: una meta-competenza che permette alle competenze e alle energie di fluire da una parte all’altra della vita”. (Ambra Notari, Repubblica.it, 24 febbraio 2015, Lavoro) • Il cuore di questo metodo di formazione, che in Barilla i dipendenti avranno l'opportunità di seguire, è il concetto di transilienza, la capacità delle competenze di fluire tra i diversi aspetti della vita. Non siamo come una torta tagliata a fette, via via più piccole man mano che aumentano, ma cerchi concentrici la cui superficie aumenta all'aumentare dei nostri ruoli, ha ricordato [Riccarda] Zezza che in questo cambio di paradigma intravede un ruolo chiave nelle aziende. (Affaritaliani.it, 25 maggio 2018, Cronache) • Questa abilità di ampliare orizzonti, trasferire sapere e costruire ponti di conoscenza (invece di muri) viene chiamata transilienza (termine coniato dal leggendario scrittore di fantascienza Arthur C. Clarke). La transilienza permette di sviluppare competenze trasferibili, cioè set di abilità che non appartengono a specifiche professioni o rami dell’industria, bensì capacità generali crossoccupazionali, multisettoriali e interconnesse. (Eva Campi, Sole24Ore.com, 19 novembre 2019, Management) • Prima io e mio marito Francesco facevamo quello che volevamo, ora sono loro che ti portano a scegliere dove andare e cosa fare». Un caos che genera stelle danzanti se l’arrivo dei due piccoletti ha comportato grandi cambiamenti, ma anche l’acquisizione di un nuovo punto di vista sulle cose: «Apprezzi il loro modo di guardare il mondo, ti stupisci di come si divertano con poco». E nuove competenze da portare anche sul lavoro: «La parola chiave di questa esperienza è “transilienza”, ovvero la trasformazione nel cambiamento: come una competenza che acquisisci in un ambito può abbracciare altri ambiti della tua vita e tu spesso non ne hai consapevolezza». (Chiara Pelizzoni, Famigliacristiana.it, 20 febbraio 2022, Articolo) • [D] Come possiamo usare al meglio queste competenze? [R] «Occorre essere consapevoli dei vari ruoli che rivestiamo nella vita e dei talenti che in ciascuno di essi sviluppiamo. Poi attivare un effetto moltiplicatore attraverso la “transilienza”, la capacità di trasferire queste competenze da un ruolo all’altro. Ed è proprio quello che consente di fare Life based learning, il metodo scientificamente validato elaborato da Lifeed: attraverso le sessioni di self coaching digitale si individuano i nostri diversi ruoli e si aprono le paratie tra di essi. Così le competenze, da quelle organizzative a quelle relazionali, fluiscono dall’uno all’altro in un circolo virtuoso. (Riccarda Zezza intervistata da Myriam Defilippi, Donnamoderna.com, 30 marzo 2023, Changemaker).
Dall’ingl. transilience (attestato in ingl. dal 1913 nello Webster's Revised Unabridged Dictionary nell’accezione di ‘salto, rapido passaggio da una cosa a un’altra’), che ha lasciato tracce anche in alcune lingue tecniche (in particolare, quella della geologia). In italiano, transilienza recupera in tempi recenti l’accezione del termine transilience, con particolare riferimento alla mappa o matrice di resilienza, elaborata da William J. Abernathy & Kim B. Clark in Innovation: Mapping the wind of creative destruction (1984). Secondo i due professori di Harvard, nell’àmbito degli studi sull’innovazione tecnologica, la transilienza indica l’influenza che una nuova tecnologia ha sulle risorse e sulle competenze dell’impresa, e può spiegare le ricadute sul piano competitivo.
L’etimo di transilience riporta al v. lat. transilire (trans- ‘oltre’ + salire ‘salire’), attraverso la forma del part. pres. transiliens, -entis.