translingue agg. Negli studi letterari e traduttologici, detto di autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna; per estensione, si riferisce anche alle opere scritte e al genere letterario cui esse appartengono. ♦ "Non è raro che gli autori translingui adottino nomi diversi per denotare un'identità nuova acquisita attraverso la lingua". Steven G. Kellman, Scrivere tra le lingue (Troina: Città Aperta Edizioni, 2007), p. 36. («Letterature d'America. Rivista trimestrale», Bulzoni, 2009, p. 135) • A distanza di poco meno di un anno, però, quel titolo, Scrittori migranti, mi appare del tutto non-significante, riduttivo, incapace di definire il fenomeno letterario che mi ero proposta di analizzare; e lo stesso vale per “Letteratura migrante‟, con cui si è soliti circoscrivere la cerchia degli autori la cui madrelingua non è l’italiano, e che tuttavia utilizzano l’italiano come mezzo di espressione letteraria. In realtà l’insufficienza di queste definizioni è già stata denunciata e dagli autori stessi e da buona parte della critica, che ha via via avanzato nuove proposte (Letteratura nascente, translingue, italofona, mondiale, transculturale, interculturale, oltre alla più tradizionale “Letteratura dell’emigrazione‟), rilevandone poi di volta in volta il carattere parziale, non persuasivo. (Rosanna Morace, Un mare così ampio. I racconti-in-romanzo di Julio Monteiro Martins, LibertàEdizioni, 2011, p. 13) • Caso quasi unico all'interni del panorama della letteratura translingue italiana, la nostra autrice [Barbara Pumhösel] riesce a esprimere a pieno la sua poetica solo sperimentando diversi generi di scrittura: non si limita infatti alla poesia, che comunque assume il ruolo predominante all'interno della sua produzione, ma a questa affianca racconti in prosa e testi per ragazzi, continuando a esprimersi parallelamente, a partire dal 2009, anche in lingua tedesca. (Barbara D'Alessandro, Scavalcare l'orizzonte..., in «Studi interculturali», 3/2014, 2015, p. 169) • L’autore translingue è ubiquo e la traduzione è una funzione del translinguismo. Tra gli autori famosi che hanno invece scritto in una lingua straniera ci sono per esempio Samuel Beckett (la versione originale di Aspettando Godot è in francese), Joseph Conrad, Vladimir Nabokov e Arthur Koestler: tutti e tre passarono dalle loro lingue madri (polacco, russo e tedesco) all’inglese. (Giorgio Cipolletta, Translingua. La gelosia delle lingue polifoniche di Adrian Bravi, p. 365, in «Heteroglossia. Quaderni di Linguaggi e Interdisciplinarità», 15 (2017), Edizioni Università di Macerata) • Il corso sarà suddiviso in due parti. La prima attraverserà la letteratura italiana dagli anni Novanta del Novecento a oggi, concentrandosi principalmente sul progressivo scivolamento del rapporto tra letteratura nazionale e globale (12 ore). Ciò anche al fine di introdurre il tema portante del corso (30 ore), che sarà dedicato alla letteratura translingue italiana, ovvero la letteratura prodotta in un idioma diverso da quello natio. (Uniroma.it, 2020/2021, Facoltà di Lettere e Filosofia).
Dal fr. translingue, termine a sua volta ricalcato sull’ingl. translingual (per es., translingual writing ‘scritture translingui’). In sp. si ha translingüe.