neo2
nèo2 s. m. [lat. naevus]. – 1. a. Malformazione congenita della cute (detta, nel linguaggio medico, anche nevo), circoscritta e benigna, in forma di piccola tumefazione o di macchiolina persistente, di colore bruno o nericcio o grigiastro, ma talora anche acromica, di struttura varia, che eccezionalmente può degenerare in tumore maligno; in medicina si distinguono n. epidermici, duri e talvolta di aspetto verrucoso; n. pigmentarî, dovuti ad accumulo di melanina negli strati epidermici o alla presenza di focolai di cellule neviche melanoblastiche o di melanofori nel derma; n. dermici e misti, in cui vi è proliferazione di tessuto connettivale più o meno differenziato (n. molli o duri) o di strutture vascolari (angiomi e linfangiomi); n. pelosi, la cui superficie è ricoperta da ciuffi di peli; n. ipoplastici, caratterizzati da assenza di pigmento (n. acromici) o di vasi (n. anemici) o di peli e follicoli (n. alopecici). b. Macchia posticcia, del colore e forma di un neo naturale, che nel sec. 18° le dame si applicavano per vezzo (o disegnavano col belletto) sulle guance, all’angolo delle labbra o degli occhi. 2. In senso fig., difetto appena percepibile in rapporto a una misura di ideale perfezione: è un lavoro eccellente, con solo qualche piccolo n.; bellezza, perfezione senza nei.