neoalleato
(neo-alleato), s. m. Chi si è alleato con qualcuno recentemente. ◆ I riflessi della battaglia tra Vodafone e Mannesmann continuano ad attirare l’interesse degli investitori per il settore delle telecomunicazioni e dei media: ieri entrambi i titoli hanno toccato nuovi record registrando progressi nell’ordine del 6%, al pari della neo-alleata francese di Vodafone, il gruppo Vivendi. (Sole 24 Ore, 2 febbraio 2000, Finanza & Mercati) • Secondo [Igor] Ivanov, l’Iraq non rappresenta nessuna minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti, e tutte le dichiarazioni della Casa Bianca che vanno in questo senso hanno «un carattere politico». Una dichiarazione durissima nei rapporti tra i due neoalleati, e il ministro ieri ha fatto capire che la Russia è pronta, come all'epoca della contrapposizione con l’America, a usare il suo diritto di veto al Consiglio di Sicurezza dell’Onu se Washington decidesse di chiederne l’autorizzazione per l’operazione militare contro l’Iraq. (Anna Zafesova, Stampa, 3 settembre 2002, p. 11, Estero) • Gira che ti rigira anche stavolta un posto in lista gli si è trovato. Nel Pd dell’«amico Walter» c’è il pienone e per giunta servirebbe una deroga speciale visto che sarebbe la sua quarta legislatura: gliel’ha offerto il neo-alleato Antonio Di Pietro «e proprio non me lo aspettavo». Sta scritto evidentemente che la via al seggio di Giuseppe Giulietti sia accidentata. (Giovanna Cavalli, Corriere della sera, 2 marzo 2008, p. 10, Politica).
Composto dal confisso neo- aggiunto al p. pass. e s. m. alleato.
Già attestato nella Repubblica dell’8 settembre 1987, p. 59, Economia (S. T.).