neocentralismo
s. m. Rinnovata tendenza all’accentramento del potere politico e amministrativo. ◆ Molti cartelli contro la guerra. [...] c’è persino Walter Pruner, figlio del leader autonomista Enrico: «Uno sciopero doveroso – dice – contro il neocentralismo di [Silvio] Berlusconi». (Renzo M. Grosselli, Adige, 19 ottobre 2002, p. 19, Trento) • Mentre la devolution, malattia senile del federalismo, viene approvata in Senato, dopo anni di faticosi aggiustamenti, fra strappi e mediazioni. Ricatti e cedimenti. Proprio mentre si assiste al ritorno dello Stato. Che accentua i controlli e i vincoli sulle competenze e sui bilanci locali. La devoluzione in tempi di neocentralismo. Quasi un ossimoro. (Ilvo Diamanti, Repubblica, 23 ottobre 2005, p. 1, Prima pagina) • oggi abbiamo gli effetti perversi del localismo e di un neocentralismo ministeriale che si sommano, con esiti talora bizzarri, con buona pace dei discorsi sull’autonomia. (Domenico Jervolino, Liberazione, 16 luglio 2006, p. 5, Attualità).
Composto dal confisso neo- aggiunto al s. m. centralismo.
Già attestato nella Repubblica del 9 febbraio 1985, p. 7, Inchieste.