neoclericale
s. m. e f. e agg. Chi o che si schiera per una rinnovata presenza della Chiesa cattolica nella società civile e nella politica. ◆ Sarebbe spettato al Campidoglio e a Palazzo Chigi far presente, con il massimo rispetto, che si rischiava e si rischia un disastro. Ma la Chiesa di Roma non conosce Roma? Qualcuno vorrebbe addebitare simili problemi, che derivano dalla duplicità del potere sulle due rive del Tevere, a residuati pregiudizi anticlericali. Ma non è affatto così, sempreché non esistano i neoclericali. (Alberto Rochey, Corriere della sera, 22 agosto 1999, p. 1, Prima pagina) • L’idea di legiferare in nome di Dio non è mai stata idea moderata, come ora dimostrano gli spasmi isterici dei neoclericali; (Francesco Merlo, Repubblica, 17 giugno 2005, p. 51, Diario) • si va verso un partito neoclericale o un soggetto di ispirazione cristiana nel solco laico della Dc? Sostiene Gianfranco Rotondi, leader della Dc: «Un conto è se la Chiesa dovesse scendere in campo in modo massiccio a favore dell’Udc, ma se questa simpatia dovesse essere più carsica, allora il 4 per cento diventerebbe molto complicato». E infatti [Pier Ferdinando] Casini si prepara a cavalcare la «tigre cattolica». (Fabio Martini, Stampa, 17 febbraio 2008, p. 2, Interno).
Composto dal confisso neo- aggiunto al s. m. e f. e agg. clericale.
Già attestato nella Stampa del 3 marzo 1994, p. 4, Interno (Pierluigi Battista), nella variante grafica neo-clericale.