neodirigismo
s. m. Riproposizione di scelte dirigistiche, dell’intervento dello Stato nell’economia. ◆ L’incontro fra il neoministro delle Finanze tedesco Oskar Lafontaine e quello francese, il socialista liberaleggiante, Dominique Strauss Khan, segna l’inizio di un rilancio dell’asse franco-tedesco innanzi tutto sui problemi della finanza internazionale, su una linea di neodirigismo, con qualche contraddizione con gli impegni sottoscritti con il trattato di Maastricht. (Foglio, 24 ottobre 1998, p. 3) • Anche sul versante della sanità molti problemi restano da risolvere, con l’affiorare di un «neodirigismo» a livello territoriale: la spesa pro-capite dal 1.808mila lire della Sicilia agli oltre 2.860mila lire della provincia autonoma di Bolzano. (Sole 24 Ore, 2 ottobre 2000, p. 7, Commenti e Inchieste) • [tit.] Le scelte degli imprenditori e il neodirigismo strisciante [testo] […] È stata riabilitata la concertazione: ma si dovranno pur fare delle scelte, tra sussidi e tasse, tra Nord e Sud, tra contratti nazionali e regionali. Delle due l’una: o i comportamenti dei nostri imprenditori sono irrazionali, e allora a salvarci non saranno il neodirigismo strisciante o la nuova Imi che vorrebbe Franco Bernabè. Oppure sono razionali nel seguire le aspettative, ed è su queste che bisogna agire. Suscitarne l’orgoglio è solo un buon inizio. (Franco Debenedetti, Corriere della sera, 9 giugno 2004, p. 27, Commenti).
Composto dal confisso neo- aggiunto al s. m. dirigismo.
Già attestato nella Stampa del 29 agosto 1994, p. 1, Prima pagina (Gian Enrico Rusconi), nella variante grafica neo-dirigismo.