neofita2
neòfita2 (o neòfito) s. m. e f. [dal lat. tardo neophy̆tus, gr. νεόϕυτος, propr. «generato o germogliato di recente», comp. di νέος «nuovo» e ϕύω «piantare, generare»] (pl. -i). – 1. a. Nella liturgia cristiana, colui che è battezzato da poco tempo, detto comunem. di adulti che, col battesimo, abbiano abbracciato la fede cattolica. b. In senso fig., chi da poco tempo ha abbracciato una dottrina, o ha dato la sua adesione a un movimento, o è divenuto seguace di un partito politico, e sim., con l’entusiasmo di chi milita in una nuova fede. 2. s. m. Nell’Impero bizantino, termine polemico e spreg. per indicare i laici elevati direttamente al trono patriarcale.